Oggi (3 agosto), presso il ministero dello sviluppo economico, si è svolto l’incontro per affrontare la profonda crisi in cui versa il gruppo Ferrarini/Vismara. Erano presenti le istituzioni regionali e locali, oltre alla presenza di alcuni parlamentari e le segreterie nazionali, regionali e territoriali di Fai, Flai e Uila.

Dopo una breve illustrazione sulla storia del gruppo da parte della dottoressa Lisa Ferrarini, si sono affrontate le cause del dissesto finanziario, dovuto in particolare modo alla liquidazione del sistema delle banche. L’azienda ha, inoltre, dichiarato di essere alla ricerca di nuovi soggetti finanziari e/o industriali che possano entrare nella compagine societaria.

Particolare attenzione da parte delle segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila è stata dedicata ai temi di natura occupazionale e di tutela, anche retributiva, delle lavoratrici e dei lavoratori durante il periodo di curatela, oltre a sollecitare le due procedure commissariali e la proprietà a garantire la continuità produttiva. Si è, inoltre, richiesto di definire in tempi stretti il piano concordatario, al fine di tutelare la presenza dei prodotti Ferrarini e Vismara sul mercato.

Nel sottolineare il ricorso al concordato con riserva per bloccare l’aggressione creditoria, i commissari hanno annunciato l’approvazione del tribunale degli ammortizzatori sociali decisi nei territori. Il ministero ha ribadito il proprio impegno a mantenere monitorata la situazione, attraverso continui aggiornamenti con azienda, commissari e istituzioni locali, a tal proposito il tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico è riconvocato il 26 settembre.

Le organizzazioni sindacali "richiedono di incontrare il gruppo Ferrarini prima dell’incontro al Mise perché il tavolo sindacale deve essere messo a conoscenza di quale scelte industriali e occupazionali l’azienda sta facendo. La giornata di oggi non ha fornito risposte soddisfacenti per i lavoratori riguardo il loro futuro e dell’azienda, pertanto a seguito delle assemblee che si svolgeranno nei prossimi giorni, i lavoratori esprimeranno le loro decisioni".