“In questi giorni di pesante caldo afoso c’è l’allerta rosso per il rischio colpo di calore per gli operai che lavorano nei cantieri edili, in particolare quelli stradali e sulle coperture”. Così Marco Benati, segretario generale Fillea Cgil di Firenze. Prosegue il sindacalista: “Non si deve scordare che il colpo di calore in alcuni casi può condurre anche alla morte, come purtroppo è successo tre anni fa all’operaio edile di Montelupo Radovani Tonin. Proprio partendo da questa tragedia l’Asl di Firenze ha elaborato le linee guida per gestire il rischio colpo di calore, che devono essere obbligatoriamente prescritte nei piani per la sicurezza”.

Il responsabile degli edili Cgil riporta una sintesi delle prescrizioni: “Pause per tutti gli operai di 10 minuti ogni ora, in aree ombreggiate, comandate dal preposto e non lasciate alla decisione del singolo lavoratore; qualora non ci sia la possibilità dell’ombra, vanno predisposti gazebo e ombrelloni di cantiere (vedi Tramvia); organizzazione per turni, rotazione del personale, sospensione dei lavori nelle ore più calde, anche con il ricorso alla cassa integrazione per condizioni atmosferiche avverse con temperature superiori a 34°; evitare di far lavorare operai in modo isolato, obbligo di vestiario di cotone, protezione degli occhi e del capo dal sole con appositi Dpi, uso di scarpe di protezione di modello estivo; particolari prescrizioni a tutela per chi ha maggiore rischio in caso di fumatori, obesi, malati di cuore”.

“I provvedimenti sono semplici – spiega Benati –, purtroppo non ancora dati per scontati nei cantieri, ma appunto salvano la vita. Visto che, grazie anche al notevole sforzo dell’amministrazione comunale di Firenze, stanno ripartendo i lavori della Tramvia linea 2, che rischiavano un lungo stop come purtroppo avviene in altre grandi opere, sottolineiamo che a partire dall’anno scorso sono applicate le procedure prescritte dall’Asl di Firenze nei cantieri Tramvia e contiamo che anche in queste settimane continuino ad esserlo, perché la corretta organizzazione del lavoro permette di tutelare in primis la salute degli operai e inoltre di produrre al meglio. Lo sforzo che gli edili fanno è sempre pesante, per questo da due anni lo slogan degli edili della Cgil è 'Noi ci prendiamo cura di Firenze', per rivendicare il giusto valore e più tutela di questo nostro lavoro così gravoso”, conclude Benati.