“Apprendiamo con sgomento quanto riportato dall’Istat nel ‘Rapporto SDGs 2018. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia’ circa la distanza che separa l’Italia dal raggiungimento dell’Obiettivo 16 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, relativo alla riduzione della violenza. Fatti tristemente confermati dalle ultime notizie di cronaca, la morte di una donna, Immacolata Stabile, per mano del marito nel Casertano e la terribile vicenda vissuta da una studentessa alla pari inglese, a Napoli, in marzo”. È quanto afferma in una nota il Dipartimento “Nuovi Diritti” Cgil Campania.

“Sono 604 le persone denunciate e/o arrestate perché accusate di aver commesso un reato di violenza sessuale in Campania nel 2016 (fonte ministero dell’Interno, banca dati interforze SDI-SSD). Si tratta quasi esclusivamente di maschi, maggiorenni, italiani. Le vittime sono quasi esclusivamente donne, italiane, appena nella metà dei casi maggiorenni”. 

“Tante – continua la nota – sono le minori vittime di violenza (circa il 30% dei casi censiti) e tanti sono gli aggressori under 18: la regione Campania registra il maggior numero di reati di violenza sessuale commessi da minori (89 nel 2016). Una triste realtà, anche questa suffragata dalla cronaca, che non può essere sottaciuta, né derubricata e che racconta, con preoccupante frequenza, di violenze sessuali, commesse da adolescenti, per lo più ‘in branco’, consumate ai danni di una coetanea in genere di età minore e sola”.

“Un fenomeno, quello degli stupri e delle violenze sessuali commessi da minorenni, che si assomma al numero degli atti persecutori (1.239 nel 2016), dei maltrattamenti (1.270 nello stesso anno), alle percosse (847) registrati nella nostra regione ai danni (soprattutto) di donne per mano di uomini (per lo più italiani e maggiorenni) e che pretende risposte serie, concrete da parte delle istituzioni e che le veda insieme alla rete delle organizzazioni sociali, ai sindacati, le associazioni, le comunità”.

“Reputiamo – conclude la nota – che sia necessario aprire un dibattito concreto sul tema, insediare una task force che metta insieme tutti i soggetti impegnati nel contrasto alla violenza per risanare una ferita che continua a squarciare le nostre comunità e per insediare in Campania le basi di uno sviluppo vero, sostenibile, rispettoso delle donne e degli uomini”.