È stato sottoscritto il 24 luglio il nuovo contratto integrativo regionale per i 600 lavoratori forestali del Veneto. A firmare la bozza di intesa (che ora dovrà essere approvata dalla Giunta regionale e dalle assemblee dei lavoratori) nella sede di palazzo Balbi sono stati Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e l’Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

L'accordo prevede un aumento retributivo pari al 5% calcolato sulla media delle retribuzioni, si rafforzano alcune garanzie sul piano occupazionale e si introducono miglioramenti sotto vari aspetti. “Dopo oltre due anni di trattative, caratterizzate anche da una riorganizzazione e dal passaggio di tutti i lavoratori delle ex Unità Operative del Servizio Forestale regionale in Veneto Agricoltura – scrivono in una nota le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil –, si chiude un capitolo che auspichiamo rilanci le relazioni sindacali in un’ottica di sviluppo di tutto il settore forestale in Veneto, ma anche verso la migliore tutela e manutenzione del territorio.

“Questo accordo – aggiungono – ha una valenza importante in quanto avviene in un lungo periodo di assenza della contrattazione nazionale, ferma al 2012”. Il rinnovo ha validità biennale, fino al 31-12-2019, e decorre dall'1-1-2018”. 

Secondo le segreterie regionali di Fai, Flai e Uila, “questo rinnovo costituisce un primo importante passo negli impegni assunti con i lavoratori a cui dovranno seguire ulteriori azioni, volte all’aumento occupazionale nel settore e parimenti a un concreto progetto di programmazione e rilancio della tutela e della salvaguardia idrogeologica del territorio veneto”.