“La sentenza sarà anche giuridicamente corretta e la violenza sessuale ritenuta sussistente, resta il fatto che anziché alzare la soglia della difesa dalle violenze sessuali si va nella direzione di calcolare la pena al ribasso. È necessario ampliare la norma”. Lo dichiara Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil nazionale, commentando la discussa sentenza con cui la Cassazione non ha riconosciuto aggravanti agli autori di uno stupro in quanto la vittima aveva assunto volontariamente alcool prima di subire la violenza.

“Occorre agire sulla norma riguardante le aggravanti – sostiene la dirigente sindacale – che andrebbe ampliata prevedendo l'aggravante anche nell'ipotesi di violenza in caso di alterazione da alcool della vittima, proprio perché in quel caso una donna non si può autodeterminare”. “Il vuoto normativo – spiega infatti – riguarda la mancanza di un'aggravante specifica nei casi in cui la condotta violenta sia compiuta ai danni di una donna in stato di ubriachezza”.

“La Convenzione di Istanbul, ratificata dal nostro paese, si propone – ricorda in conclusione Taddei – di prevenire, combattere e punire le forme di violenza nei confronti delle donne. Questi obiettivi dovrebbero essere quindi prioritari per tutti, perché la violenza contro le donne viola i diritti umani fondamentali”.