La circolare di Salvini sui migranti dimostra un accanimento contro i soggetti più deboli della società. Questa la presa di posizione della Cgil, in risposta all'atto di oggi (5 luglio) del dicastero. “Siamo di fronte ad un vero e proprio accanimento contro le persone più deboli. La circolare emessa dal ministro dell’Interno cerca di fatto di limitare la concessione del permesso di soggiorno quando, come prescrive la legge in vigore, ricorrono particolari motivi di carattere umanitario. Un tentativo che conferma la disumanità già dimostrata da questo governo sul tema immigrazione”. È quanto dichiara il segretario confederale, Giuseppe Massafra.

“Si è cominciato impedendo l'attracco di navi impegnate nel soccorso umanitario e respingendo le persone salvate dai naufragi – ricorda Massafra – e ora si restringono gli spazi di azione delle commissioni e delle sezioni territoriali nel riconoscere il permesso per motivi umanitari”.

Il dirigente sindacale sottolinea che nella circolare “si indica la 'tipizzazione' delle situazioni ad esso collegate (maternità, traversie nel viaggio, vissuto personale, minore età)” e che “attraverso la solita invocazione ai ‘motivi di sicurezza’, derivanti dalle difficoltà di inserimento e dalle ‘consequenziali problematiche sociali', si vuole giustificare una stretta alla concessione del permesso nei confronti di bambini, donne incinte, persone in evidente difficoltà e non certo soggetti pericolosi. Non possiamo accettarlo”.

Per Massafra la circolare “assume le caratteristiche di manifesto nella salvaguardia degli interessi primari della collettività, negando alla radice stessa il concetto di motivo umanitario sottostante il rilascio del permesso di soggiorno”.

Si tratta di “una pericolosa involuzione delle prassi e dei comportamenti istituzionali che dovrebbero caratterizzare l'azione di un paese come l'Italia, naturalmente coinvolto nel fenomeno delle migrazioni, sempre più orientato alla ritorsione nei confronti dei più deboli. Chi scappa dalle guerre, dalle carestie, chi è in condizione di debolezza – conclude – deve trovare protezione: è questa la forza della democrazia”.

Fp Cgil: stretta intollerabile e disumana

“Una stretta intollerabile che elimina ogni traccia di umanità nell’azione amministrativa del rilascio dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, burocratizzando così l’intero processo”. Così la Fp Cgil commenta la circolare del ministro dell’Interno.

Adducendo motivi di sicurezza derivanti da difficoltà di inserimento e problematiche sociali, come recita la circolare, il ministro Salvini “continua a trattare il tema immigrazione come una questione di solo ordine pubblico, alimentando irresponsabilmente nel paese una campagna di odio e rabbia – prosegue la categoria della Cgil –. Il titolare del Viminale intende così restringere il campo di applicazione di una disposizione legislativa dello Stato, il Testo unico sull’immigrazione del ’98, richiamando le commissioni a non valutare soltanto i seri motivi previsti dalla norma a base del rilascio del permesso ma anche la condizione complessiva del richiedente riferibile alle condizioni di partenza di privazione o violazione dei diritti umani nel paese di origine. Nella sostanza nessuna singola circostanza potrà essere presupposto per la concessione del beneficio”.

Le categorie maggiormente interessate da questo tipo di beneficio, aggiunge la nota, sono soprattutto donne in stato di gravidanza, malati e minori che hanno affrontato situazioni di gravissimo disagio di permanenza prolungata in Libia e di attraversamento del mare per giungere in Italia. “A dispetto della ‘precisazione’ del ministro Salvini la circolare parla inesorabilmente chiaro. Quanto poi alle assunzioni e immissioni in servizio dei 250 funzionari, è un fatto positivo ma, allo stesso tempo, insufficiente a dare risposte più veloci alle 136 mila domande di protezione internazionale. Da tempo come Fp Cgil richiediamo di riorganizzare tutto il sistema relativo ai processi migratori: soccorso, accoglienza, integrazione e riconoscimento dello status di rifugiati. Per dare maggiore efficacia a questo processo servirebbe un piano straordinario di assunzioni nonché formazione per le lavoratrici e i lavoratori impegnati in queste funzioni, insieme al riconoscimento delle loro professionalità e allo stanziamento di risorse adeguate per garantire lo svolgimento delle attività”, conclude la Fp Cgil.

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