“La cultura dell'illegalità è la vera piaga da combattere per far risollevare il nostro territorio. Non si possono mettere sullo stesso piano le infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri post sisma e l'ultima truffa scoperta dalla Finanza sulle illecite erogazioni del contributo di autonoma sistemazione, ma c'è una sottile linea nera che lega questi crimini: lo sfregio dei diritti per  il tornaconto personale”. È quanto dichiara Daniel Taddei, segretario generale Cgil Macerata, sulla vicenda di Camerino dove la Guardia di Finanza  ha  accertato 120 casi di illecite richieste per contributo di autonoma sistemazione (Cas) per oltre 500mila euro di contributi indebitamente percepiti da chi aveva dichiarato di essere costretto a trovare un alloggio in affitto perché la sua casa era stata resa inagibile.

Prosegue Taddei: “Lo sfruttamento del lavoro, la corruzione,  le mafie si nutrono del sottobosco quotidiano di meschinità che vengono perpetrate con la connivenza omertosa dei cittadini. Che chiedono raccomandazioni, vogliono e concedono favori, evadono le tasse, affittano appartamenti ai clandestini, inquinano l'ambiente, accettano o addirittura propongono condizioni illecite”. Le responsabilità schiaccianti, secondo il segretario generale Cgil di Macerata,  “sono da attribuirsi ai governi ed alle classi dirigenti che hanno permesso, in alcuni casi sostenuto, con leggi e con pratiche  il dilagare di questi comportamenti, sottraendo risorse e demotivando le Autorità preposte alla prevenzione,  controllo e repressione”. 

È per questo che “aumenta la preoccupazione quando viene messa in discussione l'esile impalcatura normativa del Codice Appalti, della legge sul Caporalato proponendo anche condoni  e sanatorie. Non solo perché si depotenzia il quadro normativo ma soprattutto perché si incentiva la cultura dell'illegalità”.

Taddei è convinto: “Per salvare il Paese, un territorio, una comunità da questi rischi esiste solo un’alternativa, che tutti si prendano carico del compito di costruire quotidianamente una società più pulita, più giusta e più trasparente, contro le connivenze, l’illegalità, i clientelismi, contro chi minimizza la portata del fenomeno”. E ancora:“L'azione costante di chi si oppone,di chi pretende chiarezza e rispetto delle regole,è il mezzo più efficace che si può utilizzare dal basso. Un rinnovato senso di legalità agganciato alla ricostruzione della responsabilità civile, politica e morale di questo Paese, a tutti i livelli della società,in cui soprattutto la politica ha l'obbligo di impegnarsi,mostrando anche più spirito di servizio, più rispetto verso i cittadini”.