Il nuovo regolamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è carente e rischia di mettere a repentaglio il funzionamento dell'agenzia stessa. È l'allarme lanciato da Acli, Arci, Avviso Pubblico, Centro Studi Pio La Torre, Cgil, Legambiente, Libera e Uil.

Le organizzazioni, in un comunicato congiunto, affermano infatti che il testo approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri il 26 aprile scorso su proposta del ministero dell'Interno “presenta carenze procedurali e organizzative che rischiano di mettere l'Agenzia nelle condizioni di non poter esercitare in pieno le funzioni istituzionali di restituzione alla collettività dei patrimoni sottratti alle mafie e ai corrotti”.

Seppur la legge abbia introdotto un potenziamento della struttura con l'ampliamento della dotazione organica di personale (da 30 a 200 unità), infatti, “non si può non ribadire che si sarebbero potute fare scelte più incisive, prevedendo una procedura diversa dalla mobilità, ad es. tramite concorsi di selezione pubblica di professionalità con competenze interdisciplinari”.

Non ci sono, poi, secondo i sindacati e le associazioni “certezze dei tempi per portare a regime l'organico nonostante l'urgenza di rendere l'agenzia pienamente operativa”. “Non si può non evidenziare che i compiti dell'agenzia hanno una forte valenza territoriale vista la collaborazione con le prefetture, le amministrazioni locali, gli uffici giudiziari, i coadiutori e le diverse rappresentanze sociali per rendere efficace e veloce il percorso di riutilizzo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate”.

Non si può quindi procedere “con una visione meramente burocratica senza considerare l'esperienza concreta maturata e le buone pratiche amministrative e sociali attivate dal 1996 a oggi”.

Le organizzazioni e le associazioni firmatarie dell'appello esprimono quindi “una forte preoccupazione sul metodo sinora adottato” e chiedono che il confronto con i sindacati di settore “possa proseguire nei prossimi giorni in maniera proficua e si rendono disponibili sin da subito a fornire ogni utile suggerimento ed indicazione per migliorare il sistema e l'operatività dell'agenzia, spinti dalla convinzione che rappresenti un soggetto della pubblica amministrazione essenziale nell'azione di contrasto al potere economico e finanziario delle mafie e dei corrotti e di valorizzazione per finalità pubbliche e sociali dei beni mobili, immobili e aziendali confiscati”.