Ieri Filcams Cgil, Uil Trasporti e Fisascat Cisl di Genova sono state ascoltate in consiglio dei capigruppo in Regione Liguria. È stata l'occasione per i sindacati di descrivere la vertenza che vede a rischio 35 posti di lavoro dell'appalto delle pulizie del Gaslini da parte della ditta Coopservice e per chiedere se i tagli decisi dall'Ente sui servizi di pulizia derivino da mancati finanziamenti della Regione. L'Assessore alla Sanità Viale, presente dell'audizione ha affermato che Regione Liguria non ha tolto finanziamenti al Gaslini. Ha però chiesto una razionalizzazione dei costi necessaria per consolidare un bilancio in sofferenza come quello dell'Ente, a fronte dei finanziamenti regionali per il 2018.

Le organizzazioni unitariamente "hanno fatto notare come la razionalizzazione delle spese sia partita da servizi essenziali quale quello delle pulizie e come ciò colpisca l'anello più debole della popolazione lavorativa all'interno dell'ospedale pediatrico. Infatti, nonostante i buoni propositi annunciati sia dalla dirigenza del Gaslini sia dalla Regione a riguardo della garanzia occupazionale dell'appalto, agli occhi delle organizzazioni sindacali non si potrà garantire nè i livelli occupazionali né i salari delle lavoratrici tagliando centinaia di migliaia di euro al servizio". 

L'ammontare dei tagli inoltre non era ancora chiaro in mattinata, perché "da settimane le cifre date dalla ditta e dal Gaslini erano discordi e si differenziavano di centinaia di migliaia di euro. Nel pomeriggio si è tenuto un incontro al Gaslini tra le organizzazioni, l'ente  e la ditta Coopservice, in cui finalmente è stata fornita la cifra definitiva dell'ammontare del taglio: 470.000 euro, cifra considerevole ma inferiore a quella su cui è stata costruita la procedura di licenziamento collettiva. Per questo motivo i sindacati anno chiesto l'immediato ritiro della procedura stessa  a Coopservice e successivamente l'immediata apertura di un tavolo per trovare soluzioni condivise. La Ditta ha rimandato ogni decisione al prossimo incontro, che è previsto lunedì prossimo".

In attesa degli sviluppi e in mancanza del ritiro dei licenziamenti, le lavoratrici e i lavoratori dell'appalto resteranno in presidio davanti al Gaslini, come quotidianamente avviene dal 20 marzo, fino allo sciopero se si renderà necessario.