Trauma cranico e al pneumotorace. Questa è la diagnosi comunicata dai medici a Renato Regis, operaio quarantenne, che martedì scorso 27 marzo è caduto da una scala compiendo un volo di almeno tre metri, all’interno dello stabilimento della Sacal, fonderia di alluminio di Carisio (Vercelli). A questa prima diagnosi si aggiunge apprensione per gli altri accertamenti in corso che potrebbero rivelare una seria frattura delle vertebre. 

Ed è di fronte all’ennesimo incidente grave sul lavoro occorso nella provincia di Vercelli, che la Fiom Cgil ha manifestato ieri, 28 marzo, per due ore davanti ai cancelli della Sacal al fine di sensibilizzare Azienda e opinione pubblica sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, e per esprimere solidarietà nei confronti del lavoratore infortunato. 

"Nel settore metalmeccanico non si fa abbastanza per garantire la sicurezza: lo dimostrano i numerosi infortuni capitati negli ultimi mesi nel settore", ha dichiarato Ivan Terranovasegretario generale della Fiom Cgil Vercelli Valsesia. "Il comparto ha subito più di altri la crisi degli ultimi anni e - anche per problemi di budget - in molti luoghi di lavoro non si fanno più investimenti per per garantire la sicurezza dei lavoratori», ha aggiunto il sindacalista". 

Così Alex VillarboitoRls e Rsu per la Fiom Cgil in Sacal: "L’azienda interviene con misure palliative ogni volta che si verificavano problemi ma - di fatto - la sicurezza non è garantita. Basti pensare che lavoriamo in spazi privi di pavimentazione e spostandoci con il muletto trasportatore non è raro ribaltarsi. A me, ad esempio, è già successo» afferma il rappresentante sindacale aziendale".

La Fiom Cgil "si è messa a piena disposizione della famiglia e del lavoratore coinvolto nell’infortunio per gestire ogni adempimento burocratico che faccia chiarezza sulla vicenda e per offrire la necessaria assistenza legale al fine di ricostruire le dinamiche dell’incidente".