Si terrà a Roma, lunedì 26 febbraio, dalle 12 alle 15, di fronte alla sede del ministero dei Trasporti e delle infrastrutture (Piazzale di Porta Pia 1), il presidio di protesta pacifica dei lavoratori dell’autotrasporto e del trasporto persone a lunga percorrenza contro le ipotesi avanzate in Commissione europea sul trasporto su strada. A organizzare l’iniziativa, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, per chiedere “un forte impegno delle istituzioni in sede europea per aprire un confronto con le parti sociali e contrastare gli interventi che andrebbero a detrimento delle condizioni di vita e di lavoro degli autisti di camion e bus di lunga percorrenza e anche sostenere iniziative di tutela e di rafforzamento della sicurezza e della legalità”.

“Quanto in discussione a livello europeo, in termini di revisione dei tempi di lavoro e di flessibilizzazione dei periodi di riposo – spiegano unitariamente le tre sigle dei trasporti –, porterebbe a un peggioramento delle tutele e delle condizioni di vita e di lavoro del personale viaggiante e andrebbe a discapito della sicurezza stradale, sia degli utenti sia dei conducenti. Invece, serve apportare modifiche che intervengano sia sulla sicurezza che sulle condizioni di lavoro, a partire da un’alternanza equilibrata tra lavoro e riposo, sull’obbligo di garantire per i conducenti condizioni ambientali e igienico sanitarie che realmente consentano loro il recupero psicofisico, vietandone l’effettuazione in cabina".

"Inoltre, dal punto di vista normativo, occorre realizzare la certezza di parità di condizioni economiche e normative per le attività svolte nello stesso paese, a partire dall’ingresso, per contrastare efficacemente il dumping e la concorrenza sleale. Questa iniziativa rientra nella campagna Fair transport Europe, indetta da Etf, la federazione europea dei lavoratori dei trasporti, contro la concorrenza tra aziende del settore, basata sul taglio del costo del lavoro e dei diritti”, concludono i sindacati.