Lunedì 6 febbraio, in Cgil, a Perugia, le varie strutture della Cgil provinciale e cioè Filcams (settore pulizie), Filt (settore logistica) e Flai (settore alimentare), insieme alla confederazione Cgil si sono riunite per affrontare il tema “filiera di sito”.

"Nel contesto della crisi in atto, sempre più spesso emerge la necessità di fare squadra tra i vari settori e cioè tra i vari lavoratori che insistono su un unico sito produttivo. La trasformazione produttiva ha portato più soggetti nella filiera e si cerca di incidere sui costi agendo negativamente su pezzi “terzi” della produzione, generando a volte contrasti tra lavoratori 'di serie A' e lavoratori 'di serie B'. Così Filippo Ciavaglia, segretario generale Cgil Perugia.

"Questo è anche il tema che la Cgil discute al suo interno, cercando di applicare il principio secondo cui 'ogni posto di lavoro è importante allo stesso modo'. Anche in Umbria molti sono i casi dove è aperta questa discussione: quello più visibile è sicuramente nel gruppo Nestlé-Perugina, dove in questi giorni stiamo assistendo, da parte della direzione, al gioco 'delle tre carte', sulla testa dei lavoratori del sito. È chiara la strategia della multinazionale che punta a dividere i lavoratori, mettendoli gli uni contro gli altri, tenendo un atteggiamento ambiguo e scaricando sugli stessi lavoratori le proprie responsabilità e quindi tutto il peso della vertenza", sostiene l'esponente Cgil. 

"Il gioco e il messaggio che si manda a noi non piace: la Cgil è pronta a difendere in eguale misura i vari settori, a prescindere se considerati di 'serie A' e di 'serie B'. Il gruppo Nestlé e le altre aziende sappiano che noi siamo per una trattativa vera e trasparente, ma allo stesso modo rimaniamo fermi e uniti nella difesa di ogni singolo posto di lavoro", conclude il dirigente sindacale.