Un’attesa di 23 mesi e una trattativa lunga, durata ben cinque giorni, poi la firma. È stato finalmente sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale di logistica, trasporto merci e spedizioni: a firmarlo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e la gran parte delle 25 associazioni datoriali (mancano i rappresentanti delle centrali cooperative). Il rinnovo prevede un aumento medio di 108 euro, cui si aggiunge la quota una tantum di 300 euro. In virtù della firma, i sindacati hanno annunciato la revoca dello sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre. La parola adesso passa ai lavoratori, che entro il 1° febbraio prossimo si esprimeranno nelle assemblee certificate.

“Un rinnovo molto importante in uno dei settori dei trasporti più strategici per l'economia del Paese, dove sono in atto trasformazioni e ci sono investimenti in innovazione”. Questo il commento del segretario generale della Filt Cgil Alessandro Rocchi, sottolineando che “con il contratto, in questo scenario, si assicura la certezza delle regole e della legalità sia per le imprese sia per i lavoratori”. Rocchi rimarca anche le novità negli appalti: “Il contratto e le misure trovate marciano parallele al lavoro in corso al ministero dello Sviluppo economico per contrastare le forme di caporalato nel settore e avviare controlli e ispezioni per il rispetto della legge e delle condizioni di lavoro, previste appunto dal contratto rinnovato”.

Il contratto riguarda oltre 700 mila lavoratori e scade il 31 dicembre 2019. Tante le novità, a partire dalla “nuova definizione – spiegano i sindacati in una nota – della mansione del personale viaggiante dell’autotrasporto, valorizzandone la professionalità, con conseguente riconoscimento economico”. Nel nuovo ccnl sono state inoltre “create le condizioni per favorire l’occupazione giovanile e contrastare il distacco e la somministrazione transnazionale”, ed è stata introdotta la nuova figura professionale del “rider”, che verrà definita entro la stesura definitiva del testo.

“Al termine di una trattativa molto complessa, con il rinnovo abbiamo puntato a coniugare lavoro di qualità con un incremento salariale adeguato alla crescita del settore”, aggiunge la segretaria nazionale della Filt Cgil Giulia Guida: “Molto importante è aver garantito la clausola sociale in caso di cambio appalto e una selezione più precisa di chi subentra nel cambio. Ora l'auspicio, per terminare al meglio il lavoro, è quello di recuperare nel contratto anche la realtà delle cooperative”.

Come si diceva, importanti novità si annunciano sul tema degli appalti. Da un lato, è stata introdotta la “clausola sociale”, che va a garantire le tutele pre Jobs Act nel caso di cambi di appalto; dall’altro, il nuovo ccnl stabilisce “una più precisa selezione dei cambi di appalto, vietando i subappalti e prevedendo requisiti trasparenti per la scelta dei fornitori”. Da rimarcare sono anche la previsione di “un moderno orario di lavoro, che tenga conto delle nuove esigenze di flessibilità dell’organizzazione del lavoro” e la volontà comune di “costituire enti bilaterali regionali, oltre a quello nazionale già esistente, quali strumenti regolatori delle problematiche territoriali del settore”. Nel rinnovo, infine, è stato anche recepito l’accordo confederale del 2016 contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro.