Una riunione del coordinamento di “Como Senza Frontiere” è stata bruscamente interrotta, nella serata di martedì 28 novembre, da un gruppo di persone qualificatesi come “Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads”. Il drappello di individui ha imposto ai presenti la lettura di un documento contro la presenza di migranti in Italia. Sull'episodio, denunciato dagli stessi attivisti dell'associazione, è stata aperta un'inchiesta condotta dalla Digos.

"La Cgil di Bergamo condanna quanto accaduto ed esprime la propria solidarietà a 'Como Senza Frontiere' e alla Cgil comasca, che al coordinamento aderisce sin dalla nascita, insieme ad associazioni laiche e cattoliche, partiti e altri sindacati", si legge in una nota del sindacato bergamasco. “Esprimiamo la nostra solidarietà al coordinamento e alla Cgil di quel territorio e condanniamo l’irruzione degli skinheads”, ha detto Gianni Peracchi, segretario generale della Cgil di Bergamo. “Non dobbiamo sottovalutare un’azione del genere: ci preoccupa, ci inquieta. Ma ci trova anche fermi e uniti nell’alzare la guardia e nel proseguire, ancora più convinti, sulla strada dell’accoglienza e del dialogo”.

“Como senza Frontiere” è un gruppo che si riunisce per promuovere politiche sull’immigrazione nel segno della legalità, dell’accoglienza e dell’integrazione. A sostegno e in solidarietà ai membri di “Como Senza Frontiere” la Cgil di Como ha messo a disposizione la propria sede (“un luogo protetto di confronto, la casa delle lavoratrici e dei lavoratori”) per le prossime riunioni.