"Vogliamo esprimere una forte preoccupazione per un clima che sta avvelenando la convivenza civile in questo territorio, ormai da molti mesi". L'allarme arriva dalla Cgil di Modena e il territorio in questione è quello di Finale Emilia dove, denuncia il sindacato, "viene creata ad arte una certa confusione fra migrati e profughi, mescolando i problemi di un’immigrazione certamente difficile da governare, con i flussi di persone, fra l’altro davvero esigui, che hanno il diritto a richiedere asilo nel nostro paese".

La Cgil, per bocca del coordinatore della area nord modenese, Massimo Tassinari, parte dalla polemica innescata dal Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale contro la Prefettura in merito al ricorso presentato nei giorni scorsi contro l’Ordinanza del 18/09/2017 emanata dal Sindaco di Finale Emilia con la quale si prevedevano obblighi eccessivi e ingiustificati nei confronti dei proprietari che mettevano a disposizione alloggi ai richiedenti asilo.

"Si usano argomenti come la salute pubblica e la sicurezza del territorio per allarmare impropriamente i cittadini - sottolinea Tassinari - scordandosi però di avere la stessa attenzione quando si tratta di sostenere e investire nei Servizi Sanitari e Sociali di tutto il Distretto. Non è certo con la comunicazione al Comune dell’avvenuta stipula del contratto d’affitto che si tutela la salute e la sicurezza dei cittadini, così come previsto nell’Ordinanza del sindaco di Finale. Soltanto sviluppando politiche volte a migliorare l’inclusione e favorire l’integrazione, come ad esempio la regolamentazione delle attività di Volontariato e sostenendo l’inserimento lavorativo dei cittadini migranti che possiamo affrontare degnamente le nuove sfide legate a questa realtà", afferma il coordinatore Cgil. 

Secondo il sindacato, il lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine "è davvero encomiabile" e per questo la Cgil ritiene che "sarebbe più utile lavorare per rafforzare la fiducia nell’efficacia dei loro interventi, che ogni giorno vengono messi in campo con tutte le attenzioni necessarie". "Al contrario - insiste Tassinari - continuare ad insinuare che i richiedenti asilo, nel caso specifico 5 ragazzi ospitati a Massa Finalese, siano fonte di pericolo per la salute dei cittadini e, addirittura, accostarli a fatti di sangue come l’omicidio di Mirella Ansaloni, e poi ancora a qualsiasi reato commesso nella zona, appare soltanto strumentale". 

"Per parte nostra - conclude la Cgil - proporremo in sede di contrattazione territoriale, la sottoscrizione di Protocolli di Accoglienza che servano per l’apprendimento della lingua italiana, l’attivazione della mediazione culturale, l’informazione e l’orientamento, nonché la promozione di percorsi di cittadinanza attiva e di promozione interculturale. Misureremo così la volontà politica di affrontare concretamente questo argomento, ad oggi solo fonte di speculazione politica".