Sciopero nazionale di quattro ore, martedì 21 novembre, degli addetti delle aziende di handling (servizi di carico e scarico bagagli, trasporto passeggeri, check-in) in tutti gli aeroporti italiani. A motivare la protesta (prevista dalle ore 13 alle 17), indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, è la mancata applicazione del contratto nazionale del settore Trasporto aereo nella sezione handling. 

“Con lo sciopero - spiega il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo - protestiamo contro la decisione di Assohandlers e delle imprese associate di non aver dato applicazione alle intese sottoscritte con il rinnovo del contratto, nel dicembre 2015, che prevedevano dal 1 luglio scorso il ricalcolo della paga oraria, comprensiva di tutti gli aumenti contrattuali sui minimi tabellari nel calcolo delle voci variabili e incentivanti come lo straordinario, il lavoro notturno e festivo”. I sindacati, conclude Cortorillo, chiedono di "provvedere al corretto pagamento delle maggiorazioni, rispettando quanto sottoscritto e quanto dovuto”.

L'11 dicembre 2015, infatti, la difficile vertenza contrattuale della sezione dell’handling si chiuse con un accordo che, a fronte degli aumenti dei minimi tabellari identici a quelli di Assaeroporti, ridusse il loro impatto congelando sino al luglio 2017 gli effetti automatici su tutte le voci variabili (come straordinario, notturni e festivi). "Con una interpretazione totalmente strumentale - spiegano i sindacati - l’associazione Assohandlers e le aziende del settore si rifiutano di riconoscere questo diritto ai lavoratori e alle lavoratrici, mancando agli impegni presi, in modo pretestuoso e illegittimo".

Lo sciopero nazionale, precisano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, è solo la prima fase di una mobilitazione che, se non arriveranno le risposte attese, si farà ancora più incisiva. I sindacati, dunque, chiedono che anche alle società di handling sia posto l'obbligo di applicazione del contratto, comprensivo delle clausole sociali che tutelano i lavoratori nei passaggi di appalto. "La mancata applicazione di quanto deciso - concludono i sindacati - apre una fase di conflittualità la cui responsabilità ricade interamente su Assohandlers. Noi non fermeremo la protesta finché non riconosceranno il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici al corretto pagamento delle maggiorazioni e alla corretta retribuzione, comprensiva dei dovuti arretrati dal mese di luglio 2017".