"Siamo impegnati a ottenere non un contratto purchessia, ma un contratto capace di dare risposte tangibili alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto istruzione e ricerca, dopo nove lunghi anni in cui le condizioni materiali di vita e di lavoro sono peggiorate, anche a causa del blocco e degli attacchi subiti dalla contrattazione collettiva, che è prima di tutto strumento per affermare libertà autonomia e dignità". È quanto afferma Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil.

"Abbiamo obiettivi chiari che porteremo avanti nel negoziato con determinazione: riconquista del nostro ruolo sull'organizzazione del lavoro, cancellazione degli istituti della legge 107 e della legge 150, che hanno imposto ai processi lavorativi un'inaccettabile torsione autoritaria, avvio dell'indispensabile recupero salariale, per cui serviranno anche risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate, riaffermazione della libertà d'insegnamento e ricerca, estensione dei diritti contrattuali a tutte le lavoratrici e i lavoratori a prescindere dalla tipologia contrattuale. È nostra intenzione lavorare intensamente per chiudere quanto prima le trattative e realizzare l'obiettivo fondamentale di restituire dignità al lavoro in tutti i settori della conoscenza", aggiunge il dirigente sindacale.