“In Italia il dibattito politico sull'innovazione tecnologica ha guardato solo alle imprese e non ai lavoratori”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, concludendo il convegno “Il lavoro nelle piattaforme digitali: nuove opportunità, nuove forme di sfruttamento, nuovi bisogni di tutela”, organizzato dalla Rivista giuridica del lavoro, in corso oggi (venerdì 20 ottobre) a Roma. In alcuni tweet il leader sindacale spiega che “nelle piattaforme digitali, se i vincoli sono il tempo di lavoro e la retribuzione di quel tempo, si tratta di lavoro dipendente subordinato” e che “la tecnologia è alimentata quotidianamente da un lavoro che produce reddito, ma è non riconosciuto come tale. Pensiamo a Facebook”. In un ultimo tweet Camusso rimarca che “oggi la sfida dell’innovazione tecnologica è sull'orario di lavoro. Lavorare in tanti, ma meno ore”.