La Filt Cgil ha depositato un ricorso presso il tribunale di Bergamo per violazione del Dlgs 216/2013, in attuazione della Direttiva europea 2000/78/Ce, cui ne seguiranno altri analoghi, oltre ad una causa per attività antisindacale ex art. 28 L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), con l’obiettivo di porre fine a un'azione ostativa del libero esercizio della libera adesione e dell’attività sindacale dei suoi dipendenti.

"Nel rendere pubblico il ricorso – spiega Nino Cortorillo, segretario nazionale Filt –, intendiamo non solo mettere in trasparenza le nostre motivazioni, ma avanzare alla stampa e all'opinione pubblica la domanda su come sia tollerabile che un'impresa eserciti un dominio totale e incontrollato sul proprio personale, tale, a nostro parere, da porsi al di fuori di quanto previsto nei principi costituzionali e nell’ordinamento europeo e nazionale. La recente sentenza della Corte di giustizia Ue stabilisce poi che il personale di Ryanair, assunto e operante in via continuativa presso uno scalo, possa ricorrere alla magistratura di quel paese per ogni controversia legale. Questa novità modifica radicalmente quanto avveniva fino ad oggi, che vedeva Ryanair spostare la sede dell’eventuale contenzioso in Irlanda o in altri Stati, dove aveva sede la società interinale d'intermediazione di manodopera".

"Il rapporto di lavoro che viene fatto sottoscrivere ad ogni lavoratore è subordinato alla sottoscrizione del seguente testo: 'Questo accordo rimarrà in vigore per tutto il tempo che il personale di cabina di Ryanair contratti direttamente con il datore di lavoro e non effettui interruzioni di lavoro (work stoppages) o qualunque altra azione di natura sindacale. Se Ryanair o le società di mediazione di lavoro saranno obbligate a riconoscere qualunque sindacato del personale di cabina o se vi sarà qualunque azione collettiva di qualsiasi tipo, in questo caso il contratto dovrà intendersi annullato e inefficace e qualunque incremento retributivo o indennitario (allowance) o cambio di turno concessi sotto la vigenza del presente contratto sarà ritirato'. Ci chiediamo: come sia possibile che nessun soggetto ispettivo governativo non sia a tutt'oggi intervenuto? Quale idea di paese e di dignità delle persone avremmo se tutte le imprese agissero come Ryanair?", conclude il dirigente sindacale.

Udienza fissata il 5 dicembre