“Quotazione, attività industriali e commerciali ed assetti del gruppo dirigente sono i tre temi prioritari da affrontare”. È quanto afferma il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose, in vista dell’incontro di domani nella sede partecipativa delle Fs con le organizzazioni sindacali, sottolineando che “l’incontro scaturisce da una richiesta avanzata unitariamente dal sindacato a fine luglio, volta a verificare le azioni prodotte dal gruppo rispetto al piano industriale 2017-26”.

“Sulla quotazione – evidenzia il sindacalista –, abbiamo più volte ribadito unitariamente la contrarietà alla frammentazione del gruppo, mentre l’azienda ha pervicacemente continuato ad alimentare una discussione, incentrata sullo scorporo da Trenitalia verso una newco, che diverrebbe l’effettivo oggetto dell’operazione, di attività ricomprendenti anche servizi a contribuzione pubblica”.

Secondo l'esponente Cgil, “su perimetro e volume dell’insieme delle attività industriali e commerciali, sia svolte direttamente sia appaltate, si è oscillato dal rinnovo del parco rotabili alle forme di integrazione modale, alle 'conquiste' internazionali e all’integrazione con Anas, in una sorta di 'bulimia trasportistica', forse non casualmente coniugata con un piano di aumento occupazionale dal sapore elettorale".

"Va assolutamente fugata – spiega il dirigente sindacale – l’impressione che l’apertura contestuale a 360° di molteplici progetti, diversi dei quali pure interessanti, rischi di privare dell’adeguata attenzione sulle attività di trasporto ferroviario, che sono state, sono e devono continuare ad essere il 'nucleo fondamentale' della missione del gruppo”.

Per De Rose, infine, “su assetti e incarichi nelle società - gli ultimi avvicendamenti in Trenitalia sono stati operati, a nostro parere, in modo precipitoso - se quanto il vertice aziendale decide, pare al sindacato finalizzato a predisporre surrettiziamente le condizioni per operazioni di scorporo e spacchettamento organizzativo e di governance del gruppo, alla valutazione negativa su queste operazioni non può non conseguire, nel merito, un’analoga valutazione sugli stessi assetti della dirigenza”.