"L’ordinanza anti-profughi del Comune di Finale Emilia è una chiara manovra politica per ostacolare il più possibile l’accoglienza dei migranti sul proprio territorio, a cui il Comune è tenuto per legge". L'accusa arriva dalla Cgil di Modena che giudica eccessivi e ingiustificati gli obblighi a cui si sottopongono i proprietari e i gestori di alloggi disponibili all’accoglienza dei richiedenti asilo, emanati con l’Ordinanza comunale n.255 del 18.9.2017. 

"Si obbliga infatti - spiega il sindacato - proprietari e gestori a comunicare preventivamente al Comune i contratti di locazione, e a comunicare entro 5 giorni dalla stipula, il contratto stipulato con la Prefettura. E’ necessario dare comunicazione al Comune entro 5 giorni dal deposito dell’istanza se si concorre a bandi pubblici per l’affidamento del servizio di ospitalità dei profughi. Inoltre i proprietari e gestori/conduttori devono comunicare entro i 15 giorni precedenti la sottoscrizione di accordi/convenzioni con amministrazioni pubbliche deputate all’emergenza profughi". 

"Come se ciò non bastasse - continua il sindacato - è necessario produrre ogni 15 giorni una relazione al Comune sulle condizioni igienico-sanitarie dell’alloggio. Al tempo stesso anche la Polizia municipale è tenuta a tempestivi e specifici controlli sugli alloggi. L’inadempienza alle norme comporta il deferimento del responsabile all’autorità giudiziaria". 

"Fermo restando il rispetto delle normative sulle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi - conclude la Cgil modenese - riteniamo che tale ordinanza non sia finalizzata a tutelare i cittadini sul piano della sicurezza e della legalità, ma unicamente ad ostacolare l’accoglienza dei richiedenti asilo. Per di più si usano risorse pubbliche per intensificare i controlli e gestire queste pratiche burocratiche, in un comune che già è impegnato nella ricostruzione post-sisma. Inoltre, si crea anche un clima di ostilità verso quelle persone che decidono di mettere a disposizione i propri immobili per l’accoglienza dei profughi". 

Di qui la richiesta finale: "Il Comune di Finale Emilia ritiri al più presto l’ordinanza ed adempia all’accoglienza dei profughi così come stanno facendo in modo egregio, e senza creare problemi a nessuno, tutti gli altri comuni dell’Area Nord".