Come è potuto accadere che persone comuni, soprattutto giovani, arrivassero a individuare un nemico e a perpetrare violenze fino allo sterminio di massa? Come si diventava nazisti e fascisti? 

La Biblioteca “Di Vittorio” di Bergamo e ProteoFareSapere, in collaborazione con la biblioteca “Giuliana Bertacchi”, si interroga sulle modalità di educazione delle giovani generazioni nella prima metà del secolo scorso, un’educazione alla violenza, all’odio, al razzismo. Lo farà in un’iniziativa che ha per titolo “La pedagogia della dittatura ovvero come si diventava nazisti e fascisti”. L’appuntamento è con lo storico Bruno Maida, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di studi storici dell'università di Torino, che interverrà lunedì 25 settembre, alle ore 15.30, nell’Aula magna Istituto Vittorio Emanuele II via Lussana 2 a Bergamo. Presenta l’incontro il professor Mario Pelliccioli (ingresso libero).
 
In questa occasione verrà presentata anche la proposta didattica per il Giorno della Memoria 2018, rivolta da Biblioteca “Di Vittorio” e da ProteoFareSapere ai docenti e agli studenti delle scuole superiori di Bergamo e provincia, invitati a lavorare proprio su questi temi.
 
“Anche quest’anno proponiamo alle scuole della città e della provincia una modalità non rituale per ricordare il 27 gennaio”, hanno spiegato Eugenia Valtulina della Biblioteca “Di Vittorio” e Maria Laura Cornelli di ProteoFareSapere. “Come per le precedenti edizioni, vorremmo offrire agli studenti strumenti che permettano di andare al di là della semplice commemorazione, della momentanea commozione, delle ripetitive esortazioni a non dimenticare. Nel 2016 abbiamo lavorato sui carnefici, sugli ‘uomini comuni’ che hanno perpetrato lo sterminio, sulla creazione del nemico e sulla sua disumanizzazione, sull’obbedienza agli ordini e sulla pressione del gruppo, dalla Shoah a Srebrenica; nel 2017 abbiamo indagato il possibile legame tra i crimini nei territori colonizzati e quelli che vennero poi commessi nel cuore dell’Europa, tra il razzismo nei confronti dei sudditi coloniali e l’antisemitismo e il razzismo del nazifascismo". 

"Per il prossimo 27 gennaio - proseguono - proponiamo invece di approfondire le modalità di educazione delle giovani generazioni alla violenza, all’odio, al razzismo, per cercare di comprendere come sia stato possibile portare persone comuni, e soprattutto giovani, a individuare un nemico e a perpetrare violenze fino allo sterminio di massa. E, come gli altri anni, proponiamo un lavoro di ricerca non fine a se stesso ma volto a capire come certe modalità possano riaffiorare pericolosamente anche oggi, seppure in forme diverse”.
 
A disposizione dei docenti che aderiranno a questa proposta verranno messi un dossier essenziale di testi (che, opportunamente selezionati, potranno contribuire a un percorso adattato ai tempi disponibili e alle caratteristiche della classe) e ulteriori indicazioni di saggi, articoli, siti, documentari, film e romanzi.

I docenti interessati a partecipare dovranno comunicarlo entro il 30 ottobre 2017 a uno dei seguenti indirizzi: bibliobg@cgil.lombardia.it o bergamo.proteo@gmail.com

L’iniziativa è organizzata da Ente accreditato per la formazione (DM 8/06/2005 e DM 170/2016). Verranno rilasciati crediti formativi.