Prime rassicurazioni, da parte del Comune di Roma, sulla difficile situazione di Atac, la municipalizzata dei trasporti della Capitale, per la quale è stato richiesto il concordato preventivo. Si è svolto oggi ((giovedì 7 settembre) l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil e l'assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Linda Meleo. Un incontro importante ma non del tutto soddisfacente, visto che i sindacati hanno deciso di mantenere in piedi le procedure per la proclamazione di uno sciopero e di confermare il presidio del pomeriggio in Campidoglio, in concomitanza con il Consiglio comunale convocato proprio su Atac.

L'incontro è stato aggiornato a lunedì 11 settembre, quindi dopo la riunione di giunta di venerdì 8 settembre, che dovrebbe approvare la delibera per il concordato preventivo. “Prendiamo atto della volontà politica da parte di Atac di andare avanti con il concordato preventivo. Sembra infatti che le condizioni finanziarie di Atac e Comune non permettano altre soluzioni. Ora per noi si apre un altro scenario” spiegano Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, ed Eugenio Stanziale, segretario generale della Filt Cgil di Roma e Lazio.

I due esponenti sindacali hanno fatto presente all’assessore Meleo le loro preoccupazioni, chiedendo “alla giunta, quando delibererà in merito, di tenere conto di alcune condizioni per noi imprescindibili: rendere praticabile il concordato preventivo attraverso l'allungamento del contratto di servizio, non prevedere interventi sul salario dei lavoratori e sul numero dei dipendenti”. L'assessore, secondo quanto riportano Azzola e Stanziale, ha risposto “positivamente a queste richieste, confermando che la giunta ragionerà sull'allungamento del contratto di servizio in house di Atac al 2024”.

Cgil e Filt di Roma e Lazio si sono detti disponibili “a rivedere il modello organizzativo per rendere più efficace l'azienda, sapendo che per avere la credibilità dei lavoratori sarà necessario eliminare gli innumerevoli sprechi che sono oggi davanti agli occhi di tutti e rimuovere il gruppo dirigente responsabile del disastro in cui versa Atac”. Michele Azzola ed Eugenio Stanziale, infine, hanno chiesto “di discutere con l'azienda il piano industriale prima che venga consegnato al giudice”.