"Le immagini girate all’ospedale Cardarelli di Napoli da una testata giornalistica on line che mostrano le condizioni nelle quali versano i pazienti in barella nel dipartimento di emergenza, durante l’ispezione di un deputato della Repubblica, sono l’ennesima dimostrazione che la realtà è ben altro rispetto alla narrazione mediatica ed alla propaganda. Sono immagini vergognose che mostrano gli effetti devastanti prodotti nel corso degli anni dalle politiche restrittive sulla sanità e dal piano di rientro dal debito sanitario, ma anche da cause strutturali interne al sistema sanitario regionale, mai veramente affrontate". È quanto affermano in una nota congiunta Alfredo Garzi e Giosuè Di Maro, segretario generale e segretario della sanità della Fp Cgil Campania-Napoli.

"Sono immagini che amareggiano e indignano quanti cercano non solo di denunciare le storture di una sanità che mira esclusivamente al pareggio di bilancio non consentendo risposte efficaci al bisogno di salute dei cittadini, ma provano a avanzare proposte per migliorare la assistenza sanitaria, proposte che si infrangono contro il muro degli interessi e degli opportunismi", continuano i due dirigenti sindacali.

"In merito a quanto quotidianamente avviene al Cardarelli, che come in un caleidoscopio è l’immagine ingrandita di ciò che accade in tutti i pronto soccorso della Campania, la Fp Cgil, nel 2016 da sola e nel 2017 insieme a Cisl Fp e Uil Fpl, ha avanzato proposte per riorganizzare i percorsi assistenziali nel nosocomio e ridurre le barelle, che sono state oggetto di una deliberazione aziendale rimasta inattuata", rilevano i due sindacalisti. 

"È ora di affrontare la presenza strutturale delle barelle e le problematiche ad esse collegate, a partire dalla riorganizzazione del sistema integrato di emergenza sanitaria che coinvolge il 118, la rete ospedaliera dei Ps., delle osservazioni brevi e delle medicine di urgenza, con un investimento in mezzi di trasporto e tecnologie e con un incremento delle risorse umane che può avvenire sospendendo l’inadeguato decreto n.67/2016 sul fabbisogno di personale, come da noi richiesto", proseguono i due esponenti della Funzione pubblica.

"La Fp Cgil pretende coerenza e che alle tante dichiarazioni seguano atti concreti, ma se nulla cambia, continuerà a denunciare la realtà dei fatti e a proporre soluzioni nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, incurante di essere tacciata di disfattismo e complottismo. Non è tollerabile che in Campania la dignità dei pazienti e dei lavoratori sia negata, non è più accettabile che il diritto alla salute e al lavoro siano ostaggio di politiche recessive di austerità: non c’è più tempo da perdere, non ci sono più alibi, bisogna intervenire con la massima urgenza!", conclude il sindacato.