“Lo scippo lo sta consumando Strada dei parchi nei confronti dei cittadini e del mondo del lavoro”. Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti replicano all’appello ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio da parte dell’imprenditore Carlo Toto, in merito al un subemendamento alla manovra che destina all’Anas i canoni che Sdp versava al ministero dei Trasporti e delle infrastrutture, spiegando che “la richiesta d'intervento ai presidenti di Regione, nonché alla struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali e al Mit sul tema, come organizzazioni sindacali, lo abbiamo sollecitato da tempo”.

“Siamo di fronte a una società – denunciano unitariamente le organizzazioni sindacali – che parla di sicurezza solo ora che ci sono in ballo milioni, ma nei fatti ha abbandonato da tempo la manutenzione, sta eliminando la presenza dell’esattore al casello, sta diminuendo il numero del personale che interviene sulla strada e presenta, alla faccia della sicurezza, un piano economico finanziario con una riduzione di personale dagli attuali 471 dipendenti a 181”.

Secondo le sigle confederali, “è sorprendente che si parli ancora di possibilità che con gli aumenti tariffari paghino i cittadini i costi di messa in sicurezza dell’autostrada A24 e A25, a fronte di incrementi di cui ha beneficiato Sdp, che si attestano negli ultimi dieci anni in un aumento medio del 150%. Ci piacerebbe sapere dove siano finiti i ricavi dei pedaggi e che cosa s'intenda fare per ripristinare l’uomo al casello, la viabilità su strada e una maggiore attenzione alla manutenzione ordinaria, che rappresentano i veri capisaldi per la sicurezza di chi percorre l’autostrada”.