Dopo l'annuncio dell'abbandono di Sky dal territorio romano, un'altra importante azienda rischia di lasciare la capitale. “Come denunciamo da diversi mesi, il triste capitolo della desertificazione produttiva del territorio potrebbe presto arricchirsi di un altro doloroso capitolo, quello del trasferimento del Tg5 da Roma a Milano. Dopo Sky, che nel silenzio della politica locale e regionale sta smantellando la sede di via Salaria, anche Mediaset sembrerebbe indirizzarsi nella stessa direzione, con un epilogo che potrebbe presto significare la perdita di altri posti di lavoro nel nostro territorio”. Così, in una nota, Dino Oggiano, segretario Slc Cgil Roma e Lazio.

Nonostante le smentite, continua il sindacalista, le indiscrezioni sull'accentramento delle news nella sede di Cologno Monzese "continuano ad alimentarsi, anche a causa dei bilanci negativi del gruppo, appesantiti dalla mancata vendita di Mediaset premium alla francese Vivendi, con cui è in atto un durissimo scontro. Spostare il Tg5, significa non solo spostare decine di giornalisti e tecnici a Milano, ma infliggere un colpo ferale alle ambizioni di Roma come capitale dell'informazione televisiva del nostro Paese, nonché ai fragili equilibri di un territorio già duramente provato dalla crisi. Per tali ragioni, è necessario che Mediaset faccia chiarezza sul futuro delle sedi romane. In assenza di questo, stiamo valutando l’opportunità  di sospendere il confronto sul rinnovo del contratto aziendale Mediaset, perché è assurdo parlare di rinnovo del premio di risultato in assenza di certezze sul mantenimento dell'attuale perimetro organizzativo e occupazionale”. 

Naturalmente se Mediaset non dovesse smentire il progetto di spostamento del Tg5 a Milano, "ci attiveremo, come nel caso di Sky - annuncia il sindacato -, per contrastare questa nuova, scellerata scelta ai danni di Roma, sperando, almeno in questo caso, che la politica si dimostri all'altezza del compito e non si limiti a osservare in modo passivo le decisioni prese dalle aziende”.

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