“Una gestione aziendale fatta di mirabolanti annunci e poco altro”. Così Filt Cigl, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal sulle condizioni di Ama, l’azienda di trasporto pubblico locale dell’Aquila, annunciando lo sciopero del personale per mercoledì 26 aprile. “Sempre meno servizi ai cittadini – spiegano in una nota –, corse tagliate al solo fine di annunciare asfittici utili di bilancio, pensiline indecenti quando presenti, parco autobus tra i più vetusti della regione, mancato reintegro del personale viaggiante, mancato rispetto degli accordi aziendali sottoscritti, mancanza di trasparenza sui dati di bilancio 2016, e soprattutto nessuna chiarezza sul percorso di fusione Ama-Tua, anch’esso più volte annunciato e sempre boicottato. Insomma, un clima aziendale irrespirabile”.

I sindacati rimarcano anche “l’incomprensibile decisione” di confermare con incarico triennale l’attuale amministratore unico Agostino Del Re: “Al di là delle inefficienze più volte denunciate, di cui chi amministra oramai da più di quattro anni è ovviamente il principale responsabile, tale decisione conferma in maniera palese quelle che erano e sono le nostre perplessità. Qualcuno ha cambiato idea rispetto al percorso di fusione nell’azienda regionale? Non si giustificherebbe altrimenti la conferma triennale nel ruolo. Quel qualcuno che oggi amministra la città dovrebbe uscire allo scoperto, avrebbe il dovere di dire alla città, oltre che alle lavoratrici e ai lavoratori Ama, quale futuro si sta immaginando”.

Filt Cigl, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal non nascondono la loro forte preoccupazione. “L’Ama non ha la possibilità di rispondere ai bisogni della moderna mobilità, non ha la condizione di affrontare l’imminente appuntamento di affidamento dei servizi tramite gare” spiegano: “Non l’avrebbe avuta in ogni condizione, ma soprattutto non può averla con l’attuale insufficiente gestione. Un’amministrazione fatta di annunci e di gestione del personale che non si ritrova in nessuna azienda pubblica, una gestione del personale che non tiene conto degli accordi sottoscritti e che in ogni momento prova a umiliarne la professionalità”.

Nel frattempo, conclude il comunicato, i cittadini “subiscono tagli ai servizi, utilizzano autobus a dir poco vetusti, si riparano sotto immaginarie pensiline multimediali. Insomma, si arrangiano. Si sta mantenendo in vita un’azienda della mobilità municipale andando in controtendenza rispetto al paese e alla nostra regione. Il futuro dei lavoratori e del servizio è legato alle scelte di questi giorni: le attuali non convincono e non sono condivisibili”.