È stata siglata a Milano, tra l’Unione nazionale iIndustria conciaria (Unic), aderente a Confindustria, e Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto concia 2016-2019. L’intesa (oltre 22.000 i lavoratori  interessati in circa 1.900 imprese) prevede un aumento salariale sui minimi di 85 euro (E 2°liv.),  in tre tranche: la prima di 35 euro dal 1° novembre 2017; la seconda di 30 euro dal 1° maggio 2018 e la terza di 20 euro dal 1° maggio 2019, per un montante complessivo  di 1.600 euro.

“Si tratta di una concreta risposta – dicono soddisfatte Filctem, Femca, Uiltec – in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale, un segnale importante per i negoziati  a livello confederale sul nuovo modello contrattuale”.

Sul tema del welfare, finalmente dopo anni di attesa da parte dei lavoratori, si prevede l’avvio da settembre 2017 della previdenza complementare con il versamento del  contributo del 1,50 da parte delle imprese all’atto dell’adesione da parte del lavoratore e dello 0,20 per la premorienza. Si prevede inoltre l’impegno  all’istituzione del fondo sanitario integrativo al prossimo rinnovo contrattuale.

Previsti  miglioramenti delle normative relative al sistema di relazioni industriali, attraverso il potenziamento dell’Osservatorio di settore a cui verranno affidati  compiti specifici di lavoro su temi quali; la legalità, i codici di condotta, le linee guida sulla responsabilità sociale di impresa, gli orari con la loro articolazione, gli inquadramenti e i piani formativi. L’Osservatorio avrà anche il compito di facilitare e promuovere buone pratiche per lo sviluppo della contrattazione di secondo livello.

Inoltre si prevede l’informazione preventiva in caso di riorganizzazione e ristrutturazione delle imprese e,  per i contratti a termine, un tetto  percentuale massimo del  25%

Importanti novità, spiegano i sindacati, arrivano anche dal tema dei diritti e delle tutele individuali con miglioramenti per quanto riguarda il periodo di comporto relativo al ricovero ospedaliero e la frazionabilità dei congedi per malattia del figlio. Sono stati tolti i limiti massimi di assenza per percepire l’integrazione del cento per cento per i primi 5 mesi di  maternità ed è stata istituita  la frazionabilità del congedo di 30 giorni per le adozioni internazionali e  il congedo per le donne vittime di violenza di genere. Viene riconosciuto, infine, il congedo matrimoniale retribuito per le coppie di genere che contraggono matrimonio, anche all’estero. “L’intesa – fanno sapere i sindacati -  sarà sottoposta alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione”.