Sugli “appalti storici” di pulizia delle scuole, il governo vuole arrivare a una soluzione. È questo l’esito dell’incontro che si è tenuto ieri (giovedì 16 marzo) a Palazzo Montecitorio tra il sottosegretario del ministero dell’Istruzione e una delegazione sindacale di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, in seguito al presidio di protesta dei lavoratori ex Lsu e degli appalti storici organizzato davanti alla Camera dei deputati.

Il sottosegretario, spiega una nota della Filcams Cgil, ha ribadito il mantenimento degli impegni sottoscritti con la presidenza del Consiglio e i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e delle Finanze. Il governo si sta muovendo su due fronti: il primo è “la messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che sono occupati nei lotti oggetto delle revoche, attraverso la definizione di un dispositivo che verrà messo a punto a breve per permettere la ‘normalizzazione’ della situazione e di proseguire con il piano industriale derivante dagli accordi governativi”. Il secondo è “la predisposizione delle soluzioni future, con ripresa del tavolo alla presidenza del Consiglio, come da impegni già assunti, per determinare le misure di stabilizzazione definitive”. 

Un nuovo incontro è stato fissato per giovedì 23 marzo al ministero dell’Istruzione, dove dovrebbe già essere presentato il dispositivo per la “normalizzazione” della situazione. Inoltre nell’incontro verranno fatte tutte “le verifiche necessarie per l’effettivo avvio dei lavori di decoro per i lotti in cui non c’è il problema delle revoche, così da completare l’intero parametro orario contrattuale e superare il ricorso al Fondo integrazione salariale”. In tale occasione verranno messe a punto anche le modalità di prosecuzione del confronto alla presidenza del Consiglio.