“A un anno dall'aver aperto come sindacato una vertenza per contrastare le pressioni commerciali che alterano la dignità del lavoro, all'insegna anche della tutela dei clienti e dei risparmiatori, oggi con l'intesa raggiunta si è prodotto non solo un buon risultato ma un primo accordo che non ha precedenti nella storia delle relazioni industriali nel sistema del credito”. Così il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, commenta il protocollo firmato da Abi e sindacati sulle politiche commerciali e sull'organizzazione del lavoro, aggiungendo che: “L'intesa ha visto una sigla tecnica che dopo il voto del nostro direttivo avrà il via libera definitivo. Tale risultato è stato possibile grazie al lavoro della commissione, agli accordi siglati nei grandi gruppi e alla necessità di porre uno stop netto e chiaro alle tante e troppe vessazioni nei confronti dei lavoratori”.

L'intesa - si legge in una nota dell'Abi - individua "una serie di innovative iniziative per riaffermare con forte convinzione i valori etici cui ispirare i rapporti tra il mondo bancario, il personale e la clientela". L'accordo "è riferito a banche che, qualora non abbiano già definito specifiche intese in materia, valuteranno la definizione di soluzioni nel rispetto della loro autonomia. Allo stesso modo è riferito a banche presso le quali siano già stati sottoscritti specifici accordi ed eventualmente procederanno a valutare raccordi con il Protocollo nazionale". 

L'Abi precisa che è obiettivo comune tra le parti la diffusione di "valori positivi nei confronti di tutti i portatori di interesse, la cultura delle regole e della prevenzione dei comportamenti eventualmente non conformi, rafforzando così la reputazione complessiva e la fiducia verso le imprese del settore e valorizzando il ruolo fondamentale dei lavoratori". Con lo stesso spirito di condivisione e collaborazione che ha portato all'accordo, infine, si intende istituire una Commissione bilaterale nazionale definendone struttura, regole di funzionamento e compiti con l'obiettivo di indirizzare, favorire e monitorare l'attuazione coerente di quanto previsto.

Spiega ancora Megale: “In un settore come quello del credito, in cui molte delle decisioni vengono assunte a livello europeo, l'intesa di oggi segnala che è maturo il tempo per i sindacati del settore di proporre un accordo con linee guida in tutta Europa. Una modalità che possa permettere ad altri paesi europei di produrre accordi che, come il nostro, mettano al centro dignità del lavoro e contrasto delle pressioni commerciali”.

Secondo Megale, “l'aver realizzato un impegno che riguarda il prossimo contratto relativo al salario incentivante, insieme ad un ruolo di monitoraggio della commissione e all'estensione laddove non si fanno accordi di questa natura, è un risultato di grande valore. Ora si tratta di farlo conoscere, diffonderlo e farlo applicare, fare assemblee e costruire un rapporto costruttivo con i lavoratori e con i risparmiatori”, conclude.