"La discussione di queste ore tra assessori al Bilancio delle regioni e governo sull’attuazione della legge di bilancio ci preoccupa, perché si ventilano tagli anche ai finanziamenti per sanità e protezione sociale, tra cui il Fondo nazionale per le politiche sociali e quello per la non autosufficienza, già sottofinanziati rispetto ai bisogni". Questo l'allarme lanciato da Rossana Dettori, segretaria confederale Cgil.

"Come abbiamo più volte denunciato, le regioni sono tenute a stipulare accordi con lo Stato per conseguire ulteriori risparmi sulle proprie spese, comprese quelle sanitaria e sociale, in base alle cifre indicate nell'Intesa Stato-Regioni dell'11 febbraio. Si tratta di oltre 400 milioni annui di nuovi tagli, e in caso di mancata intesa, il governo ha facoltà di decidere tagli lineari su sanità e sociale", specifica la dirigente sindacale.

"Chiediamo al governo e alle Regioni di fermarsi e scongiurare questa ulteriore mazzata al nostro sistema di welfare che colpirebbe proprio i cittadini vulnerabili, scaricando la manovra finanziaria sulla parte più debole della società", conclude l'esponente Cgil.