"Sono stati presentati alcuni emendamenti alla legge contenuti nel ddl Milleproroghe, in discussione al Senato, che spostano a giugno 2019 l'entrata in vigore dell'Uniemens (il modello di denuncia mensile relativo ai lavoratori dipendenti) per le imprese agricole, e ciò è inaccettabile". Lo dichiara Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai Cgil. "Questo, infatti, è uno degli strumenti che potrebbe accertare le irregolarità delle imprese. La dichiarazione mensile fornirebbe all'Inps, ma non solo, delle informazioni sui rapporti di lavoro in essere più aggiornate di quelle che attualmente vengono comunicate attraverso il Dmag che, quando è regolare, viene inviato il mese successivo al trimestre. Almeno in questo, le imprese agricole verrebbero equiparate a quelle degli altri settori, quindi non si può parlare nemmeno di un aggravio della burocrazia".

"La Legge 199/2016 non è nemmeno stata attuata in tutti i suoi punti – continua il dirigente sindacale – e soprattutto i ministeri competenti ancora non hanno provveduto a fare le nomine previste per l'ampliamento della cabina di regìa; non sono state definite le linee guida e nemmeno il previsto piano di accoglienza ha visto la luce, che già si pensa a smontarne l'impianto, guarda caso, nell'aspetto che riguarda la possibilità di fare eventuali controlli più precisi".

"Chiediamo al ministro Martina, a tutto il governo, ma anche alle opposizioni che hanno votato a favore della legge contro lo sfruttamento e il caporalato, che respingano gli emendamenti presentati e affermino, così, la chiara volontà ad andare avanti nel contrasto del lavoro nero e dell'illegalità nelle campagne del nostro Paese", conclude il sindacalista.