Genova, 24 gennaio 1979. Alle 6,30 del mattino, Guido Rossa, operaio e sindacalista, esce di casa come tutte le mattine per andare a lavorare all'Italsider. È una giornata uggiosa, quella in cui cui le Brigate Rosse hanno deciso di ammazzarlo.

E quell'alba Nazareno Giusti la disegna sulla carta così come probabilmente è stata: in bianco e nero, con un tratto livido schizzato d'acquerello. Inizia così “Guido Rossa (Un operaio contro le BR)”, la graphic novel in libreria dal 24 gennaio per la Round Robin editrice. Un romanzo a fumetti, dunque, per raccontare una storia che oggi sembra lontanissima, ma che appartiene al nostro passato più recente e che è stata un vero e proprio spartiacque nella storia del terrorismo rosso in Italia.

A partire da quella mattina plumbea di gennaio, le tavole si muovono agili sulle pagine, e avanti e indietro nel tempo, per raccontare la storia quotidiana di un uomo. Dai suoi attimi di intimità in famiglia, alla sua passione per la montagna, dal lavoro in fabbrica all'attività sindacale, dalla denuncia di un collega che diffondeva materiale brigatista in fabbrica, agli affollati funerali bagnati da una pioggia gelida.
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Le domande a cui questo libro cerca risposte sono le stesse da 38 anni a questa parte: perché le Brigate rosse hanno ucciso un operaio? Qual era la sua colpa? E perché invece di ferirlo, come previsto, uno dei brigatisti è tornato indietro per sparargli al cuore? Nazareno Giusti non ha nemmeno trent'anni, ma dà il suo contributo attraverso lo strumento inedito del fumetto. A dire il vero, una decina di anni fa, qualcun altro aveva già provato a raccontare questa storia per immagini: nel 2005 Giuseppe Ferrara girò un film su Rossa che però non ebbe grande fortuna: “Guido che sfidò le brigate rosse” (qui l'intervista che gli facemmo all'epoca)

E infatti, Giusti trova anche uno spazio per l'omaggio all'anziano regista civile da poco scomparso. È all'interno del ricco apparato di approfondimento che accompagna e arricchisce il fumetto. Accanto alle tavole disegnate, tra l'altro, ci sono una cronistoria e una ricca bibliografia, la storia dettagliata del brigatismo rosso a Genova e il racconto in prima persona dei testimoni della vicenda, oltre alla prefazione di Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera.