In queste settimane, le lavoratrici e i lavoratori di Edita - un’azienda di Bologna che occupa 38 persone, in grande prevalenza donne, e che produce sistemi di back office e di archiviazione ottica nel settore bancario - stanno scioperando per rivendicare la regolarità delle retribuzioni e maggiori garanzie occupazionali. "Da ottobre scorso, Edita non solo non paga con regolarità gli stipendi, ma non ha nemmeno erogato i rimborsi Irpef; a ciò, si deve aggiungere il mancato pagamento dello stipendio di novembre e della tredicesima. A preoccupare di più, però, sono le prospettive occupazionali. Il 2017 si presenta incerto, in quanto non si sa ancora se Edita rinnoverà il contratto con la ditta appaltatrice Caricese di Bologna. L’instabilità economica, la mancata erogazione degli stipendi, della tredicesima e del rimborso Irpef, le incerte prospettive occupazionali, hanno spinto le lavoratrici e i lavoratori, riuniti in assemblea, a proclamare già otto ore di sciopero, a cui sono seguite ulteriori otto ore nella giornata di oggi. Lo stato di agitazione proseguirà, fintanto che Edita non fornirà delle risposte concrete alle legittime richieste del personale", si legge in un comunicato della Fiom di Bologna.