"Nei giorni scorsi, si è svolto il consueto incontro sul dimensionamento scolastico, proposto dalla Regione, dopo la valutazione delle richieste dei Comuni e delle Province. Abbiamo apprezzato che non siano state accolte le richieste di accorpamento, proposte da alcuni comuni per superare il problema delle reggenze. Questo, non sarebbe il modo corretto di affrontare la questione, perché finirebbe per caricare i dirigenti scolastici e i direttori dei servizi amministrativi di un aggravio di lavoro, peraltro gratuito (perderebbero anche l’indennità di reggenza attualmente riconosciuta). Non solo, la soluzione proposta da Comuni e Province determinerebbe ulteriori, drastici tagli sul personale Ata, che nelle nostre scuole, come segnalato varie volte sia dai sindacati che dai dirigenti scolastici, risulta già insufficiente". È quanto dichiara Adriano Zonta, segretario generale Flc Cgil Friuli Venezia Gulia.

Concorsi urgenti. "Quello che abbiamo chiesto all’assessore regionale e ai rappresentanti degli enti locali è di fare fronte comune per sollecitare il ministero e il Governo a emanare in tempi rapidi urgente il bando di concorso per i dirigenti scolastici e per i direttori dei servizi, fermi da cinque anni, il primo, e addirittura da venti, il secondo. Questo è l’unico modo per superare la drammatica situazione delle reggenze nelle scuole, fornendo alle stesse un dirigente titolare, condizione fondamentale per valorizzare l’istituzione scolastica nel territorio e sviluppare un’offerta formativa di qualità, come giustamente pretendono gli amministratori locali per i propri cittadini", rileva il dirigente sindacale.

L'offerta formativa. "La Regione, da parte sua, ha garantito le deroghe per i comuni montani e per alcune situazioni di difficoltà rendicontate dagli enti locali, dovute a un abbassamento del numero degli alunni nei piccoli centri. Inoltre, l’amministrazione regionale si è impegnata a valutare la possibilità d'introdurre nel percorso curriculare alcune richieste d'indirizzi linguistici extracomunitari, in aggiunta a quelli già previsti, come ad esempio il cinese e il russo, e ad avviare un percorso per ampliare l’offerta formativa degli indirizzi di liceo sportivo e liceo coreutico e musicale, ora limitati dalla normativa vigente", aggiunge l'esponente Cgil.

Rafforzare la regia. "Nel valutare positivamente queste scelte, abbiamo tenuto a precisare all’amministrazione che dovrebbero essere monitorate in modo più preciso le richieste dei dirigenti scolastici, per evitare che gli istituti entrino in competizione uno con l’altro, 'rubandosi' gli alunni: sotto questo profilo, è giusto valutare attentamente, come d’altra parte sta facendo la Regione, la concessione di nuovi indirizzi richiesti dai dirigenti scolastici. Riteniamo necessario, infatti, rafforzare la regia per equilibrare l’offerta formativa proposta dai vari istituti, valutando gli sbocchi occupazionali dei territori e attivando percorsi di cooperazione, piuttosto che di concorrenza. Quanto al problema del dimensionamento, abbiamo ribadito come vi siano ancora molti istituti che superano di gran lunga i limiti posti dalla Regione al numero degli alunni previsti per istituzione scolastica. Anche a questi è stata confermata la deroga, ma, a nostro avviso, questa scelta non va nella direzione di garantire e migliorare la qualità del servizio scolastico, come la Regione dovrebbe fare", conclude il sindacalista.