Dalle 'cartoline vituali' di agosto a quelle vere, firmate e consegnate al ministero: la Fillea torna a mobilitarsi, con lo slogan #MibactBattiUnColpo, in difesa dei diritti e del contratto degli operatori
del restauro. Dal 19 dicembre, il sindacato distribuirà migliaia di cartoline, chiedendo - con un volantino bilingue italiano / inglese -  ai turisti italiani e stranieri in visita nelle principali città d’arte
italiane di firmarle e restituirle ai banchetti Fillea. Tutte le cartoline verranno raccolte e consegnate al ministero dei Beni culturali il 5 gennaio dalla 'Befana dei restauratori' insieme a un sacco pieno di carbone.

Ermira Behri, segretario nazionale Fillea, spiega i motivi della mobilitazione: “il nuovo Codice degli appalti e una nota del ministro Poletti stabiliscono che nei lavori oggetto di appalti pubblici e
concessioni è applicato il contratto collettivo nazionale del settore, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali più rappresentative sul piano nazionale. Ciò non avviene in molti cantieri di restauro, dove spesso si applica un contratto sottoscritto da organizzazioni meno rappresentative, che declassa e fa perdere diritti e salario già acquisito da decenni dai lavoratori del settore”.

Un contratto, quindi, che rischia di "penalizzare ulteriormente chi è già vessato dalla precarietà: in quei cantieri, i restauratori percepiscono stipendi di alcune centinaia di euro inferiori a quanto previsto dal contratto edile". Non solo, ma “il Mibact ha deciso di chiamare solo queste parti sociali non rappresentative del settore ad elaborare norme attinenti al nuovo Codice degli appalti in materia di Beni culturali, escludendo completamente le organizzazioni sindacali e datoriali che legittimamente, da quasi vent’anni, rappresentano, anche attraverso il ccnl, un'ampia quota di lavoratori e imprese del settore. In pratica, si elaborano norme su questioni delicatissime, come la qualificazione di impresa, gare e capitolati d’appalto, costi del lavoro e riconoscimento  della professionalità, con associazioni che hanno scientemente abbassato i livelli salariali ed eluso sistematicamente proprio quelle regole che il Codice degli appalti prevede”, prosegue la sindacalista.

Dalla Fillea, quindi, due richieste al ministro Franceschini, su cui già alcuni parlamentari si sono espressi favorevolmente: ”il Mibact sospenda subito le procedure in corso, che contrastano con quanto stabilito dal ministero del Lavoro e convochi le parti sociali più rappresentative, ripristinando una linea di coerenza con le nuove regole sugli appalti”, conclude la dirigente sindacale. I primi appuntamenti in calendario: Roma: 19 dicembre, in piazza di Spagna (piazza Mignanelli), dalle 14 alle 18. Napoli: 19 dicembre, 15 -19, in piazza del Gesù; 20 dicembre, 15-19, in piazza San Domenico Maggiore. Altre iniziative sono in programma a Lecce (22 dicembre) e Venezia (27 dicembre, campo Santa Margherita).