"Centri per l’impiego al collasso: in tutti quelli regionali la pressione è notevolissima, tanto che alle 9 di mattina gli utenti in attesa sono sempre già superiori alle 100 unità. Le risposte vengono date a tutti, ma questo solo grazie alla grande disponibilità di lavoratrici e lavoratori, che nel complesso sono circa un migliaiio nella regione: 336 assunti a tempo indeterminato, 120 circa a tempo determinato, oltre 500 in appalto. Un centinaio di lavoratori hanno il contratto in scadenza a fine anno, senza certezze sull’eventuale rinnovo". È quanto denunciano in un comunicato unitario i sindacati della Funzione pubblica della Toscana.

Dopo l'esito dell'incontro con il governo del 7 novembre scorso - in occasione del presidio nazionale a Roma di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -, e la repentina marcia indietro, culminata con il comunicato congiunto di regioni e governo del 10 novembre, dove viene ribadito l'impegno dell'esecutivo per la copertura dei due terzi dei costi di gestione e del personale dei Cpi e l'impegno a inserire nella legge di Stabilità la norma che consente la proroga dei tempi determinati in scadenza, i sindacati, anche dietro forte sollecitazione dai territori, hanno deciso di mettere in campo una ulteriore giornata di mobilitazione regionale domani, venerdì 25 novembre, con un presidio di fronte alla prefettura di Firenze (via Cavour), dalle 9 alle 11.

“Chiediamo che nella legge di Stabilità 2017, attualmente in discussione, siano previste risorse certe per il funzionamento e il costo del personale dei Cpi, e l'introduzione di una specifica norma che consenta il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza il 31/12/2016: si tratta di circa un centinaio di addetti in Toscana. Per il 2017 e gli anni a seguire, invece, chiediamo una gestione e un'organizzazione tale da superare la precarietà dei servizi ormai allo stremo, in virtù di una situazione ‘transitoria’ che perdura nel tempo, senza dare alcuna garanzia per l'utenza e per tutti i lavoratori, dipendenti e dell'indotto", spiegano Silvano Leoni (Fp Cgil), Marco Bucci (Cisl Fp), Flavio Gambini (Uil Fpl).