"Profonda insoddisfazione". Questo, il commento di Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl di Bologna al termine dell'incontro di questa mattina con il gruppo Sollievo, ovvero le cooperative Sollievo, Public Sollievo e Private Sollievo, che nel territorio bolognese si occupano in particolare di assistenza agli anziani. Secondo i sindacati, non si sono fatti significativi passi in avanti, visto che permangono distanze importanti sull'applicazione del contratto.

"Infatti, rimangono nodi estremamente problematici, come il rifiuto di Sollievo di pagare ai lavoratori i primi tre giorni di malattia e la decisione di posticipare al 30 il giorno di paga degli stipendi, al contrario di quanto dice il ccnl, che indica come giorno limite il 20 del mese successivo a quello della prestazione. Tra le altre cose, le aziende avrebbero offerto una rateizzazione di 135.000 euro di Tfr dei dipendenti mai versati ai fondi integrativi, ma abbiamo ribattuto che si tratta di un obbligo, soldi che dovevano essere riconosciuti già da anni, e su cui sono state fatte anche svariate battaglie legali", sostengono i sindacati regionali di categoria  della Funzione pubblica.

"Sulla trattativa, pesa come un macigno anche l'impossibilità di svolgere assemblee sindacali presso una delle strutture più grandi con all'interno personale Sollievo, cioè l'istituto S.Anna e S.Caterina di Bologna. Due settimane fa, ai nostri dirigenti è stato impedito d'incontrare i lavoratori, con la scusa che 'non è disponibile un locale idoneo', senza poter capire se la responsabilità è di Sollievo oppure del committente, liIstituto S.Anna e S.Caterina. Perciò è necessario garantire i diritti di base - anche solo per avviare positive relazioni sindacali -, ovvero le assemblee e l'applicazione del ccnl.