"Gli stagionali non verranno trattati come l'anno scorso, come ha dichiarato il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ma perderanno 1,5 o 2 mensilità di sussidio rispetto al 2015". Ad affermarlo, il segretario Filcams Cgil, Cristian Sesena, che sottolinea: "Un mese in più è una mancia data a dei lavoratori più volte accusati ingiustamente di campare di assistenzialismo: una contraddizione davvero evidente". Sono più di 20.000 i lavoratori stagionali del turismo che dal 2016 subiranno questa penalizzazione.

"Aspettiamo di avere ulteriori dettagli, per capire se il mese in più sarà pieno per tutti e se sarà coperto da contribuzione figurativa. Resta comunque una misura insufficiente. L'unica nota positiva è che questo intervento riguarda solo l'anno in corso, quindi la partita è ancora aperta. Ribadiamo la necessità di convocazione di un tavolo di confronto sul tema della stagionalità con tutti gli attori che il turismo lo vivono, lo conosco, lo fanno e non lo teorizzano solamente", continua il dirigente sindacale.

La Filcams, fin dall'andata a regime della Naspi, si è battuta per salvaguardare i diritti dei lavoratori stagionali da quella che viene considerata una vera e propria ingiustizia sociale. Assieme alle altre federazioni sindacali, a Federalberghi e Faita, ha sottoscritto un avviso comune al governo con precise richieste a tutela di questi lavoratori. Con la campagna SummerWar, ha denunciato le condizioni di precarietà e sfruttamento, cui spesso questi addetti sono costretti.

"La nostra non è e non sarà una battaglia di retroguardia. Si continua a parlare di turismo come settore economico su cui puntare per rilanciare il Paese, e contemporaneamente si persevera a svalutare il lavoro, a considerare i lavoratori come una variabile non meritevole di attenzione. Un lavoro sottopagato, voucherizzato, privo di adeguate tutele nei periodi di forzata inoccupazione  dequalifica l'intero sistema dell'offerta turistica, rendendola poco competitiva in un mercato in cui la competizione si gioca non solo sui prezzi, ma sulla qualità", chiude il sindacalista.