Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, firmati l'Accordo di programma per il porto di Gioia Tauro e l'Intesa istituzionale per il porto di Taranto, inserita nel contratto istituzionale di sviluppo. “Tali accordi introducono impegni e programmi d'investimenti per rilanciare lo sviluppo di queste due importanti aree portuali, che da oltre cinque anni subiscono gli effetti drammatici della crisi del transhipment, che ha messo in ginocchio circa un migliaio di lavoratori portuali e le loro famiglie”, commentano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

“Gli impegni assunti dalle istituzioni sono di realizzare la strutturazione di nuovi insediamenti produttivi, a beneficio non solo dei porti di Gioia Tauro e Taranto, ma anche del loro indotto, delle economie regionali e di quella del Paese. Il nostro impegno unitario resta immutato – fanno sapere le organizzazioni dei trasporti –. Il sindacato è chiamato a verificare e controllare un percorso che, per la prima volta nella storia della portualità italiana, prevede la rioccupazione come obiettivo finale. Vigileremo che tutto avvenga entro i termini e i tempi stabiliti”.

"Nel ringraziare la Presidenza del Consiglio e i ministeri competenti per aver dato una soluzione alle problematiche poste congiuntamente dal sindacato, esprimiamo intanto grande soddisfazione per gli strumenti individuati, che s'inseriscono in una logica di politiche attive del lavoro, di mantenimento dei livelli occupazionali e di riqualificazione professionale dei lavoratori”, concludono le sigle di categoria.