Ancora lavoratori in lotta per il pagamento degli stipendi arretrati. Lo scorso venerdì 3 giugno, infatti, si è svolto un presidio davanti ai cancelli della Mbz Italfumo di Vignola, azienda che produce termocucine e caldaie a Pellett, per rivendicare il pagamento di numerose retribuzioni arretrate. “Da diversi mesi, ormai, l’azienda non paga gli stipendi arretrati agli oltre quindici dipendenti  – spiega Stefano Bassoli, della Fiom  di Vignola –, a causa di una grave crisi finanziaria e di un'inadeguata gestione industriale degli ultimi anni”.

Dopo diciotto mesi di sacrifici, con stipendi rateizzati e dilazionati, frutto di accordi sindacali con la Fiom di Vignola, la ditta, però, ha rispettato solo parzialmente tali accordi. La maggior parte dei lavoratori si sono perciò visti costretti a dare le dimissioni per giusta causa, “unico modo per avere un reddito minimo, per il sostegno delle proprie famiglie, accedendo all’assegno di disoccupazione (Naspi)”, aggiunge Bassoli. Per ottenere il pagamento degli oltre sei mesi di retribuzioni arretrate, la Fiom e i lavoratori non escludono ulteriori forme di presidio per bloccare le merci in entrate e in uscita, compreso il ricorso alle vie legali.