Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno indetto lo stato d’agitazione dei lavoratori della Rcr Cristalleria Italiana, per evidenziare “la precaria situazione in cui versa da anni la storica azienda di Colle di Val D’Elsa”. La difficile situazione aziendale “che si trascina ormai da molto tempo, accentuata dagli obblighi di Rcr verso i creditori in funzione del più recente concordato preventivo, ha sempre visto sindacato e lavoratori agire con forte senso di responsabilità, tanto che le stesse maestranze si sono fatte spesso carico di scelte gravose e difficili: anni ed anni di ammortizzatori sociali, significativi tagli alla busta paga, graduale riduzione di personale”.  

Recentemente, dopo la firma del contratto di solidarietà nello scorso dicembre, le relazioni sindacali hanno visto “un improvviso deterioramento a causa dell’atteggiamento assunto dalla direzione aziendale, la quale, sorda dinanzi alle osservazioni e proposte sindacali, ha deciso unilateralmente di rimuovere alcuni lavoratori dal proprio reparto, creando di fatto malcontento e disparità di trattamento tra colleghi e contravvenendo agli affidamenti che nell’ambito della definizione del contratto di solidarietà si erano raggiunti, compresa la non possibilità di spostare un lavoratore da un reparto all’altro se non per motivi condivisi”.

Nel momento attuale, in cui alla base dovrebbero esserci dei rapporti costruttivi e collaborativi da parte di tutti gli attori, “le inspiegabili scelte aziendali – conclude il comunicato sindacale – non fanno che peggiorare il difficile clima interno che da anni vede i lavoratori messi a dura prova. La Rsu ha quindi promosso lo stato di agitazione sindacale con il blocco degli straordinari e dei cambi turno, oltre che iniziative di sciopero non ancora calendarizzate. Iniziative che saranno destinate ad accentuarsi qualora Rcr non intenda ritornare sui propri passi, rifiutando nei fatti quel modello di relazioni sindacali che, pur nelle difficoltà descritte, ha permesso a Rcr di essere ancora in attività”.