Notifiche in arrivo, da un paio di giorni, a tutti i 1.700 lavoratori dell'Antincendio, con cui il dipartimento Foreste chiede il recupero delle somme relative agli arretrati contrattuali, corrisposti negli anni 2006-2008. La Flai di Palermo giudica “illegittima, pretestuosa e priva di fondatezza” la diffida, che sta colpendo indiscriminatamente tutti i dipendenti, generata dall'estensione di una sentenza della Cassazione che ha riguardato solo due lavoratori. Il sindacato annuncia che intraprenderà le vie sindacali e giudiziarie per tutelare gli addetti del settore.

“Quando la Regione viene condannata a pagare, paga solo il lavoratore che vince il contenzioso. È incomprensibile, invece, che una sentenza individuale venga estesa a tutti per recuperare somme salariali – dichiara il segretario della Flai locale, Tonino Russo –. Gli arretrati, corrisposti, tra l'altro, in misura inferiore di un terzo, a causa di un errore nei conteggi, commesso da parte del comando forestale, derivano da una delibera della giunta regionale del 2008, che ha  recepito il ccnl. E sono frutto anche di un successivo accordo sindacale del 2009 e di una legge finanziaria votata dall'Ars, che ha stanziato le somme in appositi capitoli di bilancio”.

Il ricorso dei lavoratori per recuperare le somme trattenute, dopo aver passato il primo e il secondo grado, è stato respinto in Cassazione. “È stato bocciato, perché, secondo la motivazione, il ccnl doveva essere recepito dalla giunta,  cosa che noi sosteniamo sia avvenuta. E lo certificano le delibere di giunta, gli accordi sindacali, le leggi finanziarie e una interlocuzione aperta con l'assessorato all'Ambiente – aggiunge il dirigente sindacale –. È scorretto che, proprio mentre è in corso un dialogo tra Fia, Flai e Uila con l'assessorato, per verificare, attraverso l'Avvocatura,  lo stato dei fatti, siano partite le lettere di diffida e messa in mora”.