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La trattativa all'Aran per la definizione dei comparti entra finalmente nel vivo. Il 3 febbraio, a Roma, c'è stato un incontro con il governo e una traccia che i sindacati hanno definito “condivisibile”. L'Aran ha infatti formalizzato una proposta per il passaggio da dodici a quattro, ovvero (1) Sanità, (2) Regioni e Autonomie locali, (3) Funzioni centrali, Stato, Enti pubblici non economici e Agenzie fiscali, (4) Scuola, Università, Ricerca e Afam.
“Da parte nostra - si legge in un comunicato conginuto a firma di Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil - è stata chiesta una verifica e istruttoria sul tema della rappresentanza e della rappresentatività”. E anche su questo l'Aran si è dichiarata disponibile a presentare una proposta.
Ora ci sarà una successiva riunione, che i sindacati auspichano sia conclusiva tra 7 e 10 giorni, “nella consapevolezza che per noi la priorità resta quella di rinnovare al meglio i contratti pubblici”.
In effetti, la mobilitazione dei lavoratori pubblici per un rinnovo dignitoso del contratto colllettivo non si ferma di certo. Dopo sei anni di attesa e a sette mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, Cgil Cisl e Uil, oltre alla proposta per la riduzione dei comparti hanno già presentato una piattaforma per i rinnovi.