Revocare subito il procedimento di sospensione cautelare nei confronti di Luca Fiorini, delegato sindacale alla Basell di Ferrara, che si configura come "una minaccia di licenziamento disciplinare". E' la richiesta che arriva da Cgil, Cisl e Uil di Ferrara, che esprimono "pieno sostegno" all'iniziativa di mobilitazione dei lavoratori. Lo affermano i segretari generali, Raffaele Atti, Paolo Baiamonte e Massimo Zanirato.

La minaccia di licenziamento, si legge nella nota congiunta, "prende le mosse da un episodio marginale nell'ambito di un incontro per il rinnovo del contratto integrativo. Episodio - spiegano i sindacati - per altro innescato da una provocazione delle delegazione aziendale, in un clima già reso di forte tensione per il comportamento dell'azienda che ha calato sulla trattativa due licenziamenti individuali poi ritirati davanti alla reazione dei lavoratori e del contesto politico istituzionale".

Questo, proseguono le organizzazioni, "ha prodotto l'interruzione della trattativa che si avviava verso la stretta finale, rendendo lecito il dubbio che il procedimento disciplinare sia il pretesto per non chiudere l'accordo sul punto dirimente delle garanzie occupazionali per i lavoratori coinvolti in processi di riorganizzazione".

Cgil, Cisl e Uil "giudicano con preoccupazione la involuzione  in senso autoritario delle relazioni sindacali in atto in Basell, del tutto incongrua con l'attività di un'azienda che ha nella ricerca il suo punto di forza e che non può prescindere da un apporto partecipativo e di collaborazione dei lavoratori che non può essere estorto con prove muscolari".

"Rimuovere il provvedimento di sospensione, desistere da provvedimenti disciplinari verso un rappresentante sindacale, peraltro di lunga esperienza e di provato equilibrio e per questo circondato da stima dentro e fuori lo stabilimento, e riprendere la trattativa  è la sola strada ragionevole per chiudere in fretta una fase di acutizzazione del conflitto in azienda".

I sindacati di Ferrara "auspicano che nelle poche ore che rimangono alla conclusione del procedimento disciplinare avviato dall'azienda prevalga il senso di responsabilità e si evitino decisioni irreparabili che sarebbero inedite nel panorama sindacale ferrarese  e che inevitabilmente richiederebbero riposte di più ampio respiro".

Un sostegno importante all'iniziativa è arrivato dal sindaco di Ferrara,Tiziano Tagliani e dall'assessore alle attività produttive, Caterina Ferri. "Auspichiamo che le parti trovino responsabilmente una soluzione che non comprometta il clima di positiva relazione sindacale che, in questi anni, ha concorso a ottenere lusinghieri risultati economici e una collaborazione fattiva con il territorio", affermano. L'azienda, a loro avviso, "fa dell'innovazione e del continuo miglioramento il suo tratto distintivo, ma negli ultimi giorni a Ferrara ha fatto parlare di sé prima per l'ipotesi di licenziamento di due lavoratrici, poi rientrata, e oggi per la decisione di licenziare il delegato sindacale Luca Fiorini, con motivazioni che, a leggere il volantino delle organizzazioni sindacali, appaiono prive di fondamento".