“Serve una correzione del cosiddetto decreto 'salva banche', all'insegna di un'alleanza tra lavoratori e clienti risparmiatori che renda esplicita la responsabilità dei top manager coinvolti nelle indagini della Magistratura e che hanno portato allo sfascio queste realtà”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito al provvedimento sul salvataggio delle quattro banche in difficoltà (Banca Etruria, CariChieti, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Marche), annunciando che “dai miei contatti col governo capisco che c'è la volontà di correggere il decreto per tutelare chi ha subito ingiuste perdite".

“Non solo - prosegue il dirigente sindacale - non c'è alcuna responsabilità dei lavoratori ma né questi ultimi né i risparmiatori possono essere chiamati a pagare quelle esplicite dei banchieri coinvolti. Spero che diventi certezza, anche sulla base dei contatti avuti nella giornata di ieri con il vice ministro dell'Economia Morando e oggi con il presidente della commissione finanza della Camera Boccia, che porti frutti il lavoro per correggere il decreto. Registro infatti una volontà, forte e condivisibile, di emendare il testo proprio nel punto che riguarda le ingiuste perdite subite dai risparmiatori sulle obbligazioni subordinate”, conclude Megale.