“Con la fine del 2015 rischiano di chiudere i battenti una trentina di aziende terziste del calzaturiero, in particolare tomaifici e suolifici, nell'area della Riviera. La lotta alla contraffazione cinese va condotta con più efficacia”. A dirlo è il segretario generale della Filctem Cgil di Venezia Riccardo Colletti, in una conversazione riportata sul quotidiano La Nuova Venezia: “Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta dà lavoro, con 800 aziende, a 11 mila persone. Chi lavora con marchi rinomati e prodotti di lusso ha incrementato il giro d'affari, in qualche caso anche il personale dipendente. Vanno male invece i tomaifici e i suolifici, in grande difficoltà di fronte alla concorrenza sleale cinese. Sono gli ultimi rimasti, bisogna fare in modo che questa tradizione produttiva della zona non sparisca definitivamente. Quelli che resistono devono confrontarsi con una concorrenza sleale, che taglia anche su aspetti importanti come la sicurezza sui luoghi di lavoro”.