"Esprimiamo forte preoccupazione e disappunto in merito alla decisione assunta dall’Area vasta n. 1 di ridurre notevolmente le ore di assistenza relative ai servizi educativi e assistenziali di tipo A, garantiti fino ad oggi ai pazienti del dipartimento di Salute mentale di Pesaro". Così le segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Uil e Uil Fpl.

"In questi anni, il servizio è stato gestito dai lavoratori della cooperativa Alpha che, purtroppo, a seguito di questo taglio, vedranno ridursi sensibilmente le ore di lavoro. Ma, ancor più grave, è che con tale operazione ben difficilmente si potranno assicurare i medesimi standard qualitativi dei servizi educativi ed assistenziali, in un ambito dove la fragilità dell’utenza è altissima, e le condizioni personali dei pazienti assai delicate: non possono essere lasciati nell’indifferenza", prosegue il comunicato sindacale unitario.

"Ricordiamo, infatti, che in merito alla salute mentale, il sistema socio sanitario pesarese si è distinto negli anni per standard assistenziali elevati, soprattutto se raffrontati al livello medio delle altre province. La qualità dei servizi è stata assicurata anche e soprattutto dai lavoratori del privato sociale, che in questi anni hanno svolto un lavoro egregio", continua la nota sindacale.

Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, auspicano "un ripensamento da parte dell’Asur, poiché tali incomprensibili riduzioni di orario danneggerebbero un servizio d’eccellenza e di così grande importanza nel nostro territorio. Pertanto, riteniamo opportuno che sulla questione intervengano anche gli amministratori locali e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, perché si attivino per evitare l’ennesimo taglio al diritto alla salute, che incombe sulla sanità pesarese".