“È assolutamente necessario che il governo cambi la norma sull'utilizzo dei contanti. L'innalzamento dai mille ai tremila euro è nei fatti un vero e proprio regalo agli evasori fiscali quando, al contrario, sarebbe necessario ridurre la soglia a cinquecento euro per contrastare efficacemente l'evasione”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito alla misura allo studio nella prossima legge di Stabilità.

Secondo il dirigente sindacale “per combattere l'evasione fiscale, e per supportare il lavoro in funzione della legalità svolto da Equitalia, si dovrebbe da un lato ridurre e non aumentare la soglia dei contanti e dall'altro raggiungere gli standard presenti in Germania e in Gran Bretagna sulla diffusione e l'utilizzo della moneta elettronica, lo strumento più efficace per dare corso alla tracciabilità dei pagamenti contro il fenomeno dell'evasione”.

Per Megale, inoltre, “la semplice diffusione della moneta elettronica, con una adeguata educazione finanziaria, si stima potrebbe portare nelle casse dello stato tra i 15 e i 20 miliardi di euro in più di maggiori entrate. Francamente non si capisce qual è il senso, il pensiero a cui il governo si ispira con un provvedimento che rischia di essere autolesionistico perché fa male al paese e alle casse dello stato”. Il leader della Fisac Cgil, infine, aggiunge: “Continuo a ritenere che la cultura della legalità, dell'onestà, sia lo strumento principale per combattere un'evasione che ci vede primi in Europa, in compagnia della Grecia, con una base imponibile di 320 miliardi non dichiarati e con oltre 100 miliardi in meno di entrate. Serve un vero patto tra gli onesti ma serve che il governo cambi e corregga immediatamente questa norma”, conclude Megale.