"Siamo ormai giunti a quasi quattro anni dalla scadenza del contratto del trasporto aereo sezione handling e a oltre due anni dalla sottoscrizione della parte comune generale. Dopo la sottoscrizione della sezione Fairo (personale di terra compagnie straniere) del 30 settembre, l'handling è l'unica delle sei sezioni che manca alla realizzazione del contratto nazionale di settore. Una trattativa lunghissima che non è riuscita a trovare una mediazione condivisibile. A oggi vi è un’intesa di massima sulle parti relative alla normativa, al mercato del lavoro e, fatto fondamentale e che giudichiamo molto positivo, sulla clausola sociale". E' quanto dichiarano in una nota stampa le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Traporto Aereo.

"Il settore dell'handling ha attraversato in questi anni una liberalizzazione che, anziché produrre concorrenza e qualità,ha generato dumping sociale, costi dei servizi talmente spinti al ribasso che ormai il settore vede imprese con esteso utilizzo di ammortizzatori e precariato oltre i livelli di accettabilità sociale. La definizione di una clausola sociale riconosciuta dalle imprese e poi applicata in ogni passaggio di attività è fondamentale a garantire un futuro al lavoro. Così come è fondamentale che a ogni passaggio di personale non si azzeri l'anzianità di ogni lavoratore. I punti di rottura della trattativa vertono sulle modalità con cui si passerebbe dalle 37,5 ore alle 38,5 e sugli aumenti economici. La richiesta di Asso handling di trasformare l'ora in giornate e di eliminare le ex festività soppresse è inaccettabile".

"Così come è inaccettabile – continuano i sindacati – immaginare aumenti economici generati solo da aumenti di produttività e quindi autofinanziati. Nessuno nasconde la crisi di molte imprese del settore ma nessuna impresa può immaginare di scaricare le proprie scelte sbagliate sui lavoratori. Si deve e si può trovare un accordo, ma le imprese devono accettare che dopo quattro anni è passato il tempo dei rinvii e delle proposte che portano solo alla rottura".

"La decisione di dichiarare lo sciopero nazionale per l'8 di ottobre è stata assunta agli inizi di agosto. È il primo sciopero che viene effettuato in tutta la vertenza del contratto per la sezione dell'handling, indetto nel pieno rispetto della legge. Senza il contratto nazionale e senza la sottoscrizione della sezione dell'handling continueranno ad aumentare le imprese pirata che decidono di applicare contratti che nulla hanno a che vedere con il settore e che quindi non riconoscono alcuna clausola sociale. Il sindacato è pronto fino all'ultimo a trattare e cercare una giusta mediazione, ma siamo anche pronti, e chiediamo ai lavoratori di dare una partecipazione altissima, a dimostrare con lo sciopero dell'8 ottobre la volontà di affermare il diritto al contratto nazionale, il diritto alla clausola sociale e il diritto agli aumenti economici dopo anni di sacrifici".